Un Nuovo Piano Generale del Traffico Urbano per Roma

Ieri, insieme all’Assessore alla mobilità Guido Improta, abbiamo illustrato le linee guida del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU).

L’obiettivo del nuovo PGTU è quello di consentire ai romani e turisti di muoversi in città con un’ampia gamma di alternative, capaci di snellire il traffico veicolare e diminuire la durata media degli spostamenti.

Vogliamo assicurare alla città un modello di accessibilità coerente con la sua vocazione storico-artistica e con le esigenze di sviluppo del territorio più esterno. Perché dal modo in cui riusciamo a muoverci in città dipende una parte importante della qualità della nostra vita.

Sono quasi 15 anni che a Roma non veniva aggiornato il suo PGTU. Subito dopo il nostro insediamento abbiamo stabilito che la sua modifica fosse una delle priorità per la nostra giunta. E ringrazio l’assessore Guido Improta e la Commissione Mobilità per il prezioso lavoro svolto in questi mesi.

Il precedente PGTU, varato nel 1999, ha consentito soprattutto di avviare una importante regolamentazione dell’accesso all’area del centro storico e della sosta tariffata.

Ma in questi 15 anni la città si è profondamente trasformata, sono nati nuovi quartieri che, in assenza di adeguate infrastrutture di mobilità, non sono ancora opportunamente inseriti nel tessuto cittadino.

Inoltre le politiche di regolazione del traffico e sul trasporto pubblico attuate negli ultimi anni non si sono rivelate adatte a dare risposte concrete alle esigenze di mobilità e di riduzione dei costi del trasporto dei cittadini romani. Né hanno creato i presupposti per dotare la città di sistemi alternativi di mobilità, ad esempio sviluppando l’uso della bicicletta e delle forme condivise di mobilità come il bike e car sharing.

Il nuovo PGTU, invece, affronta la gestione della mobilità favorendo al massimo l’integrazione fra le diverse modalità possibili di trasporto sull’intero territorio urbano. La parola chiave di questo piano è condivisione, un concetto che fa della mobilità non solo uno strumento di trasporto ma un veicolo di coesione sociale.

Tutte le azioni contenute nel PGTU richiamano questo concetto: bonus di mobilità, car e bike sharing, mobility management, trasporto pubblico, open data, sosta tariffata, isole ambientali, smart card. Una visione che lancia una sfida: passare da una logica di controllo e repressione a quello di premialità dei comportamenti virtuosi.

Vogliamo una città con un trasporto pubblico efficiente e più competitivo rispetto all’autovettura, dove spostarsi a piedi ed in bicicletta sia facile e conveniente, camminare sulle strade e nei quartieri sia  sicuro, prima di tutto per i nostri bambini e per gli anziani; una mobilità multimodale e a basso impatto, inclusiva e aperta all’innovazione tecnologica, in una parola smart.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino