Restituiamo i Fori Imperiali ai romani e al mondo intero

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Roma deve cambiare. La nostra città dovrà essere capace di restituire ai romani e al mondo intero i suoi beni archeologici, artistici e culturali di inestimabile valore. L’impegno di Ignazio Marino da questo punto di vista è chiaro e  inizia con una decisione storica per la nostra Capitale: la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali nei primi 100 giorni di governo.

Ignazio ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione del progetto: “Vogliamo procedere, entro i primi 100 giorni di mandato, alla chiusura al traffico e alla pedonalizzazione del tratto di via dei Fori Imperiali compreso tra via Cavour, angolo Largo Corrado Ricci, e piazza del Colosseo. Dopo l’intervento, lungo quel tratto di via dei Fori Imperiali transiteranno solo mezzi di trasporto pubblico, pedoni e biciclette.

Per attuare questa prima fase della pedonalizzazione sarà istallata un nuovo varco Ztl su via Cavour, in corrispondenza di via degli Annibaldi. Questo accorgimento consentirà anche di ampliare la Ztl alla porzione del rione Monti che oggi ne rimane esclusa, ovvero l’area compresa tra via Cavour, via dei Fori Imperiali e via degli Annibaldi, e cioè la strada che conduce da Monti al Colosseo.

Il traffico privato verrà indirizzato lungo l’itinerario via Cavour, via degli Annibaldi, via Nicola Salvi. Invece chi proviene dal vicino quadrante Piramide-Aventino verrà deviato su via Labicana. In questo modo i mezzi di trasporto potranno continuare comunque a dirigersi sia verso l’Aventino che in direzione San Giovanni. Per completare il progetto sarà necessario anche fluidificare tutti gli itinerari alternativi, attraverso il coordinamento dei semafori e altri piccoli interventi sulla viabilità. Inoltre va messo in campo un progetto per il presidio sistematico e il controllo da parte della Polizia Municipale.

Una grande sfida, prima tappa di un progetto di pedonalizzazione più ampio in vista della creazione di un grande parco archeologico dei Fori, come immaginato da Ernesto Nathan, Antonio Cederna e Luigi Petroselli.

Guarda qui il progetto

Autore dell'articolo: Ignazio Marino