Il discorso di Ignazio Marino per il primo Consiglio comunale

IRM_Primo Consiglio comunale“Non credo alla retorica di un uomo solo al comando, non credo ai salvatori della patria, non credo nelle soluzioni miracolose. Se tra 5 anni Roma sarà e si sentirà meglio, se guarderà al futuro con speranza, se sarà più vivace, pulita, moderna, non dipenderà dal sindaco o dall’opera meritoria di qualche assessore. Dipenderà da tutti, da noi e dalle romane e dai romani, da persone capaci di pronunciare il pronome noi molto più spesso del pronome io. Io credo nella collegialità. La mia è una scelta politica e una scelta civica”.

Queste le parole pronunciate dal sindaco Ignazio Marino nel corso della prima seduta del Consiglio comunale di Roma Capitale, tenutasi lunedì 1 luglio, durante la quale per scelta non ha pronunciato il discorso programmatico “in segno di rispetto – ha spiegato Ignazio – verso gli eletti, verso la Giunta e verso quest’Aula. Il rispetto assoluto che ho nei confronti delle istituzioni mi impone di depositare le linee guida del mio mandato alcuni giorni prima della seduta del Consiglio in cui le esporrò per permettere ai consiglieri di leggerle ed effettuare le loro valutazioni”.

Roma ripartirà se saprà coinvolgere le sue energie migliori intorno a progetti innovativi, ha continuato Ignazio che, più volte, si è rivolto alle cittadine e ai cittadini: “Abbiamo bisogno di cittadini capaci di indignarsi, capaci di denunciare le cose che non vanno e i malfunzionamenti della pubblica amministrazione. Così come abbiamo bisogno di cittadini che si sentano parte di una comunità”.

Ignazio ha parlato anche all’opposizione, dicendo sono sicuro che al di là delle idee che ci hanno visti su fronti contrapposti durante la campagna elettorale, in quest’Aula condividiamo tutti lo stesso modo di sentire.
Amiamo tutti Roma
. “Dimostriamo ai romani – ha invitato Ignazio – che in questo palazzo Senatorio si prendono decisioni che affrontano i loro problemi. Perché se saremo capaci di accogliere le novità, se coltiveremo lo stupore e la capacità di lasciarci sorprendere, vinceremo e lo faremo insieme, maggioranza e opposizione”.

È una sfida che non vogliamo e non possiamo perdere. – ha concluso Ignazio – Una sfida che la nostra città ci implora di vincere. È la sfida più bella“.

Qui il pdf del discorso di Ignazio Marino.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino