La green economy una sfida per innovazione e sviluppo

Ignazio Marino Green Economy 2Il discorso del sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino all’assemblea programmatica nazionale “Regioni ed enti locali per la green economy”.

“Buongiorno a tutti e grazie per avermi invitato a partecipare a questo appuntamento, che segna una profonda riflessione sul futuro sostenibile delle nostre città e dell’intero Paese.

Dico subito che Roma vuole giocare un ruolo decisivo nel sostegno e nello sviluppo dell’economia verde.
Per trasformare Roma in una città più vivibile e pulita.
Per trasformare Roma in una città che pone al centro delle sue scelte il cittadino, il suo diritto a vivere in luoghi in cui si riconosce e che lo gratificano. Ma, soprattutto, che siano il più salubri possibili. Che non siano una minaccia costante per la sua salute. E per dimostrare che anche Roma è una città che può equipararsi alle altre grandi Capitali europee per sostenibilità e innovazione.

Nel 2013 è arrivato il momento di contribuire al cambiamento, come hanno fatto tante città europee, tra difficoltà e soddisfazioni, con un impegno collettivo per far tornare a respirare la nostra Capitale. Ecco, dobbiamo tornare a parlare di Roma e dire “la mia Roma”, “la nostra Roma”. Perché solo da questo rinnovato e forte riconoscimento di appartenenza possiamo tornare ad amare questa straordinaria città e a impegnarci senza riserve per il suo benessere.
Da qui nasce l’amore e la cura dei luoghi.

A me, in qualità di Sindaco, spetta il compito di implementare iniziative che possano influire in modo incisivo e duraturo sulla struttura della città. Con scelte che segnino davvero un’inversione di tendenza nella costruzione di una Capitale verde e sostenibile. Per questo cogliamo la sfida rappresentata da un’economia sostenibile che, a livello mondiale, sta trasformando l’idea stessa di produzione e di mercato.

Le sfide per la città sono:
la riduzione del consumo di energia da fonti fossili e di risorse naturali (acqua, suolo, …);
l’abbattimento delle emissioni di gas serra;
la riduzione dell’inquinamento locale;
la realizzazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti.

Significa, quindi, agire per coordinare politiche e investimenti.
Significa legare le questioni collegate all’uso efficiente dell’energia a un nuovo modello di mobilità e di trasporti, a un disegno della città basato sulla strategia della sostenibilità ambientale, per favorire la creazione di una maggiore forza competitiva.

Questo approccio deve partire dall’idea che le risorse naturali sono esauribili e che è necessario adottare un nuovo paradigma, basato non più sul consumo indiscriminato, bensì sulla gestione sostenibile e sul rapporto tra uso e consumo. Un approccio che deve tenere in considerazione l’opportunità di sfruttare le fonti rinnovabili come strumento di sviluppo durevole.

I cambiamenti climatici non sono più un’ipotesi o una remota previsione, ma sono realtà che richiedono la capacità di incidere sulle scelte di governo e di gestione. Vogliamo promuovere un modello di sviluppo basato sull’uso sostenibile delle risorse e dell’energia e per questo Roma Capitale ha aderito al Patto dei Sindaci. Con il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile stiamo lavorando per creare un modello di governance capace di determinare una visione di sostenibilità che faccia di Roma una città europea realmente innovativa, integrata e interattiva. Un passo obbligato, per far sì che Roma partecipi in modo concreto all’attuazione della strategia europea 20 20 20, contribuendo a rafforzare l’azione comune in materia di lotta ai cambiamenti climatici, per una innovazione legata alla produzione e all’uso dell’energia. Un impegno, quello di Roma, avviato con il Piano di azione dell’Agenda 21 locale e che oggi vede la città partecipare alla sfida di rendere l’Europa più competitiva puntando sull’energia pulita e sulla qualità dell’ambiente.

Un’altra delle priorità di questa Amministrazione è quella di far diventare Roma una smart city.
Dobbiamo raggiungere la capacità di investire in una strategia complessiva, che vede al centro il tema dell’energia.
Dobbiamo favorire la nascita di imprese nel settore della ricerca, dell’innovazione e della creatività.
È da questi elementi che può scaturire il futuro di una città capace di rinnovarsi e di attrarre investimenti, introducendo nuove soluzioni tecnologiche ma, soprattutto, permettere la trasformazione della città, investendo nella sostenibilità, nell’efficienza e nella capacità di essere inclusiva.

Un obiettivo che tiene conto del potenziale che rappresenta, per la città, la presenza di università, pubbliche e private, centri di ricerca di rilievo internazionale, anche per il ruolo che Roma può avere nel bacino del Mediterraneo. Proprio per questo motivo uno degli impegni dell’amministrazione è quello di garantire che tutta l’energia utilizzata sia certificata come proveniente da fonti rinnovabili. Proprio per questo l’amministrazione avvierà progetti finalizzati a produrre energia con impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici, migliorando e rendendo intelligente l’intera macchina comunale, a partire dalla gestione degli immobili e dell’illuminazione pubblica. Azione che fu avviata con il progetto LIFE “Roma per Kyoto” e che dovrà essere estesa e rafforzata, anche allo scopo di creare una condivisione con il sistema delle imprese che operano nel territorio, per rendere più efficiente l’intera economia della Capitale.

Per questo intendiamo agire nel campo della mobilità sostenibile, realizzando progetti sia nella direzione della mobilità elettrica sia nell’uso di mezzi a impatto zero per la logistica delle merci nel centro storico, con il sostegno della Commissione Europea attraverso il Progetto LIFE+ EFRUD.

Con il Piano per gli Acquisti Verdi vogliamo innestare nuovo slancio per far sì che Roma acquisisca un ruolo importante, di rilievo e capace di far nascere nuove opportunità per un sistema locale che punti sull’utilizzo delle materie prime seconde, ottenute dalla corretta gestione dei rifiuti.

È prioritario riportare Roma fuori dall’emergenza, mediante la creazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti che passi attraverso l’implementazione delle filiere del riciclo, riuso e recupero e della relativa impiantistica.
L’energia, i rifiuti, la mobilità, non devono rappresentare emergenze insanabili ma, piuttosto, occasioni per introdurre elementi di cambiamento e di innovazione.

Promuovere la riconversione ecologica della Città significa per noi, investire in competenze e capacità.
Significa favorire l’adozione di strumenti di governo coerenti con le strategie europee, come il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Piano per gli Acquisti Verdi, inserendo Roma nella programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione Europea. L’opportunità della programmazione 2014-2020 deve vedere Roma con un ruolo di guida e di traino per permettere che la green economy divenga un fattore qualificante delle politiche di sviluppo locale.

Stiamo lavorando per creare queste condizioni.
Per favorire un dialogo con le istituzioni, il Governo e la Regione Lazio, in primis, affinché Roma possa avviare una stagione di investimenti che siano durevoli e in grado di generare effetti positivi sull’occupazione e sulla qualità dello sviluppo. Occorre quindi saper puntare con forza e determinazione in settori chiave per l’economia locale quali la ricerca, il turismo e la cultura: la sostenibilità ambientale diventa, in questo caso, lo strumento guida per garantire qualità allo spazio urbano e alla promozione del territorio e delle produzioni. Curando il patrimonio pubblico, qualificando ed estendendo gli spazi verdi e comuni, rendendo Roma una città più accogliente e fruibile, promuovendo la partecipazione dei cittadini in difesa dei beni comuni e dell’idea stessa di comunità locale.

Un’idea che sia in grado di cambiare la visione di distanza tra centro e periferie, capace di intervenire proprio sulla qualità dell’intero tessuto urbano, riqualificando e recuperando, per creare opportunità basate sulla cura e sulla manutenzione.

Sapremo guardare oltre, favorendo gli scambi e il trasferimento di buone pratiche, rafforzando la collaborazione e la partecipazione con altre città italiane ed europee che hanno da tempo intrapreso questo percorso e rappresentano altrettante opportunità per far crescere realtà economiche e sociali capaci di innovare il modello di sviluppo urbano.

La green economy è, dal nostro punto di vista, una sfida e un’opportunità: l’impegno è quello di cogliere l’occasione per creare innovazione e sviluppo.

Perché Roma torni a respirare.

Grazie”.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino