Finalmente anche Roma si è dotata di un registro delle unioni civili.
Si tratta di un risultato atteso da tempo, che pone la nostra città sempre più in prima linea sul fronte dei diritti degli individui e del riconoscimento dei legami affettivi, stabili e duraturi.
Oggi la Capitale d’Italia dà il segnale che, in questa città, l’amore è uguale per tutti.
Voglio dunque esprimere tutta la mia soddisfazione per questo passo importante che, non solo rappresenta un atto di civiltà e di rispetto delle persone, ma ci allinea al resto del mondo occidentale, in linea con i principali paesi europei con cui condividiamo la nostra storia politica e culturale.
L’importante discussione portata avanti dall’Assemblea capitolina, che ha coinvolto sia la maggioranza che l’opposizione, ha dato alla città un provvedimento che riconosce i diritti di tutti i suoi cittadini, nessuno escluso.
Ringrazio dunque tutti i consiglieri e le consigliere che hanno votato il Registro, ma anche tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo storico traguardo.
Per la maggioranza, si tratta dell’ennesimo impegno mantenuto con i cittadini. Ma non posso non sottolineare anche l’alto valore simbolico del provvedimento.
Tante amministrazioni italiane, oggi, attendono una legge nazionale che finalmente sancisca i diritti uguali per tutti di fronte all’amore.
Roma, con il suo esempio, spera di poter contribuire a sbloccare le titubanze dei legislatori che, da troppi anni ormai, eludono un pieno riconoscimento dei diritti giuridici e civili di tutte le coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.