Oggi ho siglato insieme al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone il protocollo di vigilanza collaborativa tra Anac e Roma Capitale.
Un protocollo nato per verificare la conformità degli atti di gara alla normativa del codice dei contratti pubblici e per prevenire tentativi di infiltrazione criminale.
Un atto in continuità con l’attività che stiamo conducendo da più di un anno e mezzo con il presidente Cantone e con le altre istituzioni dello Stato, in totale discontinuità con il passato.
Sono molto felice perché Roma è il primo Comune d’Italia che firma un protocollo di questo tipo, che ci permette di avere un controllo ulteriore su qualunque acquisto di bene e servizi.
Quando il 18 giugno in Giunta abbiamo approvato questo protocollo ci siamo concentrati soprattutto su tre aree strategiche: lavori pubblici, cura del verde e attività dei servizi sociali.
Per quanto riguarda il carattere innovativo, nel protocollo è scritto che avremo il potere e l’autorità di interrompere un contratto se il nostro interlocutore, ad esempio, viene arrestato o anche semplicemente rinviato a giudizio e non giudicato.
Roma oggi è un esempio al quale tutti gli altri Comuni d’Italia potranno fare riferimento.