Ad Albano Laziale, Massimilano Borelli, Sindaco PD è stato sfiduciato. La vecchia politica risorge come l'Araba Fenice
Dal notaio si va per vendere o per comprare.
Così abbiamo imparato dalla nostra esperienza di vita, quella normale. Invece in politica si va dal notaio anche per ribaltare il voto democratico che ha portato i sindaci a guidare le proprie città. È capitato a me (come sapete) giusto 10 anni fa.
A Roma, il 30 ottobre 2015, 19 eletti del Partito Democratico alleati con i consiglieri della destra hanno rassegnato contestualmente le dimissioni al fine di provocare lo scioglimento del consiglio comunale. Non so se l'abbiano fatto con convinzione, ma certo i consiglieri del Pd sono stati successivamente premiati e promossi ad altri incarichi.
Così facendo hanno messo fine alla mia esperienza di Sindaco della Capitale. Mai più abbiamo gridato nelle piazze. E invece è successo ancora, altre volte, troppe. La vecchia politica risorge come l'Araba Fenice.
A due passi da Roma, ad Albano Laziale, Massimiliano Borelli, Sindaco PD, è stato sfiduciato. 13 consiglieri comunali si sono recati da un notaio e hanno depositato le firme necessarie per far decadere il consiglio comunale.
Il Sindaco di Albano è uno dei protagonisti della battaglia contro l'inceneritore di Santa Palomba, voluto dal Comune di Roma. Egli ha partecipato alle mobilitazioni, ha presentato ricorsi e petizioni.
Ora tutto questo sarà seguito da un Commissario Prefettizio nominato dal Governo. Esprimo la mia solidarietà a Massimiliano Borelli e conto di rivederlo in piazza per continuare a fare valere le nostre ragioni contro l'insensato impianto di Santa Palomba.
