Inceneritore di Roma, Gualtieri dopo quattro mesi non ha risposto ai rilievi di Bruxelles
Quattro mesi fa la Commissione Petizioni del Parlamento europeo ha chiesto chiarimenti ufficiali al Comune di Roma sull’inceneritore Roma di Santa Palomba. La lettera, firmata dal presidente Bogdan Rzońca, sollevava un punto cruciale: come può un impianto previsto fino al 2062 essere compatibile con il Green Deal europeo, con gli obiettivi di neutralità climatica al 2050 e con le normative UE sull’economia circolare?
Come scrive correttamente ed in dettaglio il parlamentare Dario Tamburrano, la risposta dall’amministrazione capitolina non è arrivata. Il risultato? Quello che si temeva non è più evitabile: è necessario avviare la procedura infrazione contro l’Italia, con conseguenze dirette per i cittadini romani.
L’infrazione comporterà infatti un aumento considerevole della TARI fino a quando non verranno fornite risposte convincenti e coerenti con il quadro normativo europeo.
Roma rischia così di ripetere gli errori del passato: soluzioni calate dall’alto, costose e insostenibili, pagate a caro prezzo dai cittadini.
Ora non c’è più tempo da perdere: serve trasparenza, un confronto pubblico e una reale strategia sostenibile sui rifiuti.
