8 febbraio, 2025

Dichiarazione di solidarietà con un Iran libero

Sono al fianco del coraggioso popolo iraniano nella sua lotta per porre fine alla dittatura religiosa e instaurare una repubblica veramente democratica e laica.

Per questo ho sottoscritto la dichiarazione di solidarietà e sostengo la grande manifestazione prevista a Parigi l'8 febbraio, dove le voci degli iraniani risuoneranno con il messaggio: “No al dittatore, sia esso lo Scià o i Mullah, Sì a una Repubblica democratica”.

La manifestazione promuove inoltre un concreto piano in dieci punti, presentato per la prima volta nel dicembre 2006 durante una sessione del Consiglio d'Europa, proposto da Maryam Rajavi, la Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI). Il piano racchiude le aspirazioni del popolo iraniano e della Resistenza iraniana per un Iran futuro: una repubblica pluralista basata sulla separazione tra religione e Stato, l'uguaglianza di genere, l'abolizione della pena di morte, la pace, la coesistenza, l'eliminazione della doppia oppressione contro le minoranze etniche e nazionali dell'Iran e un Iran non nucleare.

Da quando è stato proposto, è stato ripetutamente riconosciuto da risoluzioni del Congresso degli Stati Uniti, di diversi parlamenti europei e di importanti personalità internazionali come una visione per un Iran libero.

  1. Sovranità popolare: Reiezione del velayat-e-faqih (dominio clericale assoluto) e affermazione della sovranità del popolo in una repubblica fondata sul suffragio universale e sul pluralismo.
  2. Libertà fondamentali: Garantire la libertà di parola, di partito, di assemblea, di stampa e di internet. Scioglimento delle forze oppressive come l'IRGC (Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche), la Forza Qods, i gruppi in borghese, il Basij e il Ministero dell'Intelligence
  3. Diritti umani: Impegno per le libertà individuali e sociali in conformità con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Abolizione della censura, ricerca di giustizia per i prigionieri politici massacrati, abolizione della tortura e della pena di morte.
  4. Separazione tra religione e stato: Garantire la libertà di religione e di credo, separando la religione dallo stato.
  5. Parità di genere: Eguaglianza di genere in ambito politico, sociale, culturale ed economico. Abolizione di qualsiasi forma di discriminazione e promozione della partecipazione delle donne nella leadership politica.
  6. Sistema giudiziario indipendente: Creazione di un sistema giudiziario indipendente conforme agli standard internazionali, basato sulla presunzione di innocenza, il diritto alla difesa, il diritto di appello e la trasparenza dei processi pubblici. Abolizione della legge sharia dei mullah e dei tribunali rivoluzionari islamici.
  7. Autonomia etnica: Riconoscimento dell'autonomia delle etnie e delle nazionalità iraniane, in particolare per il Kurdistan iraniano, con l'eliminazione delle doppie ingiustizie.
  8. Giustizia economica: Promozione della giustizia e delle pari opportunità in ambito lavorativo e imprenditoriale, con il ripristino dei diritti dei lavoratori, degli agricoltori, degli insegnanti e dei pensionati.
  9. Protezione ambientale: Protezione e riabilitazione dell'ambiente che è stato danneggiato sotto il regime attuale.
  10. Iran non nucleare: Promozione di un Iran privo di armi nucleari e di distruzione di massa, con un impegno per la pace, la coesistenza e la cooperazione internazionale e regionale.

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