Ignazio Marino: “Tireremo Roma fuori dalla palude in cui l’ha gettata Alemanno”

Ignazio Marino, oggi, ha parlato della riqualificazione delle periferie e del tessuto urbano di Roma. E lo ha fatto tra la gente, visitando i quartieri Aurelio e Primavalle, Tor Pignattara e Trullo.

“Roma è caduta in una palude. – ha dichiarato Ignazio – Dobbiamo tirarla fuori dal cono d’ombra in cui sta da 5 anni. E per farlo dobbiamo partire dalle periferie dove cambieremo tutto. L’ho detto e lo farò”.

Ignazio ha poi spiegato: “Sto facendo un giro di tutti i gazebo della città, dove ci sono persone che vogliono uscire dalla situazione drammatica in cui ci ha portato l’ultima amministrazione. Dobbiamo concentrarci sulle periferie per ricreare quel senso di comunità che ora manca”.

“Ad esempio, questo auditorium è sempre chiuso – ha detto commentando il cantiere in via Albergotti a ridosso della Pineta Sacchetti – i lavori ripartono ogni volta che c’è un appuntamento elettorale per poi fermarsi di nuovo. Un modo strano di garantire gli appalti”.

“Non siamo solo la città dove si organizzano i tour per venire a vedere la metro B, quella che passa più tempo ferma che in movimento, grazie alla giunta Alemanno abbiamo anche i parchi gioco che rimangono chiusi, come questo di Pineta Sacchetti. Questo è veramente un mistero che bisognerebbe chiedere al sindaco”.

Infine piccolo fuori programma per Ignazio che, mentre passeggiava per le strade, è stato fermato da alcuni automobilisti al grido ‘Daje’ che sono scesi anche dalle loro macchine per salutarlo.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino