Assenteismo capodanno, avviate tutte le verifiche

Come ho scritto qualche giorno fa dal mio profilo Facebook, nessuno è riuscito a guastare la festa della città la notte di capodanno. E ora chi ha provato con assenze ingiustificate e ingiustificabili a far saltare tutto ne deve rendere conto.

Io vengo da un percorso scientifico, e quando si ha statisticamente una percentuale di assenze così alta credo che sia difficile immaginare che sia casuale. Quindi, o c’è stata un’epidemia la notte di capodanno di cui le autorità sanitarie italiane non sono ancora a conoscenza – e mi sembra improbabile – oppure è stata una protesta organizzata e un’azione negativa nei confronti della città.

Credo che questo umili il Corpo della Polizia locale e l’Amministrazione e faccia fare una brutta figura anche alle tante persone che ogni giorno si impegnano per la qualità della vita delle romane e dei romani.

Sono convinto che debba cambiare il senso di responsabilità perché si può introdurre qualunque tipo di regola ma se non entriamo nella convinzione che fare servizio pubblico deve esser legato a un’idea di responsabilità e di amore per la propria città e i suoi cittadini, allora ogni regola può essere infranta.

Quello che dobbiamo recuperare in una città come Roma e nel nostro Paese è il senso di comunità, di responsabilità e di servizio pubblico.

Sulla vicenda abbiamo avviato tutte le verifiche necessarie per accertare le responsabilità e chi ha finto di essere malato, chi ha inventato scuse ne dovrà rendere atto nei modi previsti dalla legge e assumersi le proprie responsabilità.

Vogliamo fare chiarezza su numeri che sono apparsi macroscopicamente inattesi e discostanti rispetto alle medie, accertando le responsabilità individuali e tutelando – al contrario di ciò che insinua strumentalmente qualcuno – il Corpo della Polizia locale di Roma Capitale, che onestamente e con senso di responsabilità ogni giorno presta il proprio prezioso contributo professionale alla comunità cittadina e alla vita di Roma. Controlleremo quello che è accaduto con severità, ma senza astio o risentimento.

A chi ha lavorato e lavora per la città vogliamo ribadire la nostra gratitudine e quella dei romani.

Presumibilmente quanto è accaduto dipende anche dal fatto che ho voluto riscrivere il contratto decentrato e il salario accessorio per i dipendenti del Comune. Prima, ad esempio, c’era un’indennità notturna che per la Polizia Locale partiva dalle ore 16.00 dei giorni feriali. Ho cancellato questo tipo di privilegio perché è giusto che chi si impegna di più guadagni di più e chi lavora di meno abbia di meno. Ad alcuni questo non è piaciuto.

Nella mia vita, da medico e da sindaco, so che il cambiamento è la cosa più difficile da accettare. Si sa che cambiare può provocare reazioni violente. Ma non sarà questo a fermarci, perché Roma è la città che amiamo.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino