Fumo, servono più informazioni e regole per una efficace prevenzione

La vita di un fumatore abituale è di circa 10 anni inferiore rispetto a quella di un non fumatore e il consumo di sigarette giornaliero medio di un ragazzo non si discosta significativamente da quello di un adulto. Per questo, una corretta informazione, regole chiare e una prevenzione efficace sono fondamentali nel nostro Paese. Un quadro rigoroso che al Senato avevo definito con un disegno di legge e che penso possa beneficiare anche dell’apertura di prodotti a base di nicotina alternativi alle sigarette. La nicotina infatti non è la sostanza più pericolosa: altera la pressione del sangue e il battito cardiaco, però non ha effetti cancerogeni. Quelle nocive in questo senso sono le altre sostanze che bruciano.

In America c’è un dibattito molto intenso, a cui ho partecipato anche prima di diventare sindaco della Capitale d’Italia, tra la comunità scientifica, rappresentanti dell’industria del tabacco e della Fda, l’agenzia governativa che regolamenta cibi e farmaci. Scienziati e industria sono dalla stessa parte e propongono di aprire ai prodotti alternativi e di regolamentarli. Invece la Fda è contraria.

Credo che la posizione della Fda sia troppo ideologica. Escludere alternative allo smettere e basta, significa affrontare il problema in modo filosofico. Bisogna ragionare anche su come ridurre i danni del fumo senza pregiudizi sui prodotti a base di nicotina e senza combustione.

Questo ho risposto oggi a chi mi chiedeva un parere sull’investimento annunciato dalla Philip Morris International per la costruzione, nell’ area di Bologna, di uno stabilimento-pilota e della sua prima fabbrica nel mondo per la produzione di prodotti a potenziale rischio ridotto.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino