Il Teatro dell’Opera di Roma è un patrimonio non solo della città, ma dell’intero paese. Un tratto di storia e identità che deve essere messo in scena dalla qualità e dal numero delle rappresentazioni con una progettualità che riguarda il futuro e la valorizzazione della produzione artistica. Per questo, voglio ringraziare il lavoro svolto, spesso in condizioni difficili, dai lavoratori del teatro. E, in particolar modo, la qualità e l’impegno del Maestro Muti, che ha aggiunto ulteriore prestigio internazionale.
Il marchio Opera di Roma va valorizzato, come brand fondamentale dell’attività culturale capitolina. E il sindaco deve garantirne la sua autonomia culturale e artistica. Ritengo che l’Opera debba rimanere un teatro di produzione, capace di allestire spettacoli di grande valore: dalla fase progettuale alla costruzione, fino alla messa in scena, in un contesto dove la stabilità di chi vi lavora rappresenta un valore aggiunto e irrinunciabile.
Come sindaco voglio battermi pubblicamente per l’autonomia del Teatro dell’Opera per scongiurare accorpamenti con altre realtà che ne snaturino l’identità. Inoltre, mi impegnerò affinché il teatro apra le porte alla città, con particolare riferimento alle nuove generazioni, rafforzando fortemente il suo legame con i romani.