ignaziomarino.it Rss https://www.ignaziomarino.it/ Sono un chirurgo specializzato in trapianti, professore universitario, attivista per i diritti civili, ex senatore italiano e sindaco di Roma, ed Europarlamentare del gruppo Greens/EFA. it-it Wed, 4 Dec 2024 20:00:00 +0000 Fri, 10 Oct 2014 00:00:00 +0000 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss Vida Feed 2.0 info@ignaziomarino.it (Ignazio Marino) info@ignaziomarino.it (Ignazio Marino) Archivio https://www.ignaziomarino.it/vida/foto/sfondo.jpg ignaziomarino.it Rss https://www.ignaziomarino.it/ Cosa sta accadendo al mondo secondo Ignazio Marino. “Rincorrendo il centrodestra la sinistra non contrasta arretramento culturale” https://www.ignaziomarino.it/post/500/cosa-sta-accadendo-al-mondo-secondo-ignazio-marino-rincorrendo-il-centrodestra-la-sinistra-non-contrasta-arretramento-culturale-

BRUXELLES - Gli ordini-disordini mondiali sono tenuti assieme da un filo logico, ma la gente ci inciampa. Eppure per tirare le somme basta seguire la tracce del binomio causa-effetto, osservare la realtà che ci circonda, contestualizzare i fatti scovandone la genesi più profonda, quella culturale. L’eurodeputato del Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea ci offre una panoramica su ciò che sta accadendo negli ultimi mesi con uno sguardo critico, storico, olistico.

Quanto sta accadendo in Europa, nel mondo occidentale, considerando le recenti elezioni negli Stati Uniti e anche indubbiamente nel nostro Paese in Italia, secondo me è legato al fatto che comunicativamente negli ultimi dieci 15 anni è cambiato tutto. La comunicazione è sempre più rapida, sempre più per slogan. E evidentemente colpisce di più lo slogan pronunciato da un ministro in Italia o dal candidato, adesso presidente eletto, Trump negli Stati Uniti. Quando affermano che gli immigrati vengono per rubare, questo messaggio rapido, violento e sintetico giunge alla pancia degli elettori molto di più che una riflessione attenta su quello che sta avvenendo nel nostro pianeta. L’uomo ha sempre migrato nella sua storia e continuerà a migrare. Non lo si fermerà certo né con i muri, né con le navi, né con l’odio” afferma Marino.

Nel suo recente articolo per TPI l’eurodeputato parla di “coscienza collettiva”, un tema ricorrente (ma forse non abbastanza), il cui significato spesso viene svilito dalle retoriche politiche. Abbiamo dunque chiesto direttamente a lui da cosa deriva e come si decostruisce l’egoismo di massa che chiude le persone in spazi dove la comunità perde il valore umano. “Indubbiamente c’è in questo momento storico una grande paura nelle persone che vivono nel mondo occidentale, una paura legata all’incertezza sul futuro, al fatto che 80 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale abbiamo nuovamente una guerra nel nostro continente e in Europa. Incertezza legata anche al lavoro. Basta pensare quanti giovani, rispetto alla nostra generazione, alla mia generazione, non hanno un lavoro che possa garantire loro certezza nel futuro. E tutto questo crea instabilità e certamente diventa ancora più grave se coloro che hanno la responsabilità di portare e presentare un pensiero di sinistra. Per sinistro intendo un pensiero attento ai bisogni delle persone, attento ai diritti sociali, attento ai diritti, ai diritti civili” continua Marino, “un pensiero che si concentra su concetti importantissimi e valori importantissimi come la sanità pubblica, l’accesso alle cure aperto a tutti, la scuola pubblica bene, se questo pensiero non viene presentato da chi dovrebbe essere un leader o una leader del centrosinistra e si rincorre invece il centrodestra sui temi che loro propongono. Certamente questo non sarà un un modo di vincere di contrastare questo arretramento culturale”.

Rispetto alla strategia messa in atto dal Partito Democratico la scorsa settimana in sede di votazioni, Marino commenta: “Io sono rimasto molto stupito dalle affermazioni della classe dirigente del Partito Democratico in Italia perché hanno votato insieme ai parlamentari eletti in Europa di Fratelli d’Italia. E non è la prima volta che il Partito Democratico vota insieme ai parlamentari Fratelli d’Italia e hanno affermato che hanno votato convintamente la commissione Wonderland, ma che non li rappresenta. E allora io sono rimasto un po’ confuso. Cioè se non ti rappresenta la voti e se ti rappresenta non la voti. Non so come funziona all’interno del Partito Democratico il ragionamento sulle indicazioni di voto ai propri parlamentari”.

Articolo originale su eu24news.eu

]]>
Wed, 4 Dec 2024 20:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/500/cosa-sta-accadendo-al-mondo-secondo-ignazio-marino-rincorrendo-il-centrodestra-la-sinistra-non-contrasta-arretramento-culturale- ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
TPI - La grande sfida di Trump all’Unione europea (di Ignazio Marino) https://www.ignaziomarino.it/post/499/tpi-la-grande-sfida-di-trump-all-unione-europea-di-ignazio-marino

Donald Trump ha vinto con ampio margine le elezioni americane per una serie di ragioni che è opportuno analizzare con serietà e diligenza. La nuova amministrazione Usa produrrà conseguenze dirette nel nostro continente e, al di là dell’entusiasmo delle destre e dell’annichilire delle sinistre, vi sono questioni che avrebbero dovuto essere affrontate da molto tempo e che oggi hanno assunto un carattere di urgenza drammatica. Cercherò di illustrarle, ma prima vorrei scrivere la mia interpretazione sul voto degli americani.

Incubo americano

Mi sono trasferito per la prima volta negli Usa alla fine degli anni ’80 e in totale ho vissuto in America circa vent’anni. Il Paese è cambiato profondamente nell’ultimo terzo di secolo: da aperto e accogliente per chiunque arrivasse a perseguire il sogno americano, si è progressivamente chiuso, divenendo a tratti xenofobico. Negli anni ’90 nessuno si chiedeva da quale parte del mondo provenisse un candidato a una posizione di lavoro: tutti si chiedevano semplicemente se fosse il migliore per quella posizione. Questo ha consentito una crescita e una innovazione senza uguali nel mondo e anche l’affermarsi, assieme ai diritti sociali, dei diritti civili. Tutti ne siamo stati positivamente contaminati riflettendo su temi come il diritto al matrimonio delle coppie dello stesso sesso o al diritto di cittadinanza per chi nasce nel luogo che chiama casa. Si è anche perso il sentimento di discriminazione per chi parla con un accento straniero e, anzi, è cresciuto l’interesse per il modo di vivere in altri Paesi, soprattutto europei. Un dato lo dimostra in modo netto. Nel 1985, meno del 20% degli americani possedeva un passaporto, nel 2019 il 42% lo aveva e utilizzava. La grave crisi finanziaria scoppiata nell’agosto del 2007 (in seguito al fallimento della società di investimento Lehman Brothers) e la recessione che ne è derivata, ha determinato una contrazione della produzione e un crollo vertiginoso del Prodotto interno lordo.

Nonostante la parziale ripresa economica del 2010, la crisi finanziaria degli Stati Uniti ha rappresentato un momento di arresto nel sentire positivo e ottimista del popolo americano. Io stesso ne rimasi sorpreso perché non avevo mai percepito la paura del futuro che quegli eventi economici determinarono. Tutto venne superato e dimenticato quando la produzione e la ricchezza del Paese ripresero ma qualcosa rimase dentro l’animo: una sottile incertezza e il desiderio di proteggere il proprio, quello che Verga avrebbe definito “la roba”. È diminuita la generosità e si è iniziato a valutare le persone non solo per le capacità ma anche per la nazionalità. Un altro evento ha impresso un ulteriore cambiamento: la drammatica e violenta uccisione di George Floyd il 25 maggio 2020. Il movimento “Black Lives Matter” ha obbligato i bianchi a fare i conti con la discriminazione e la violenza nei confronti dei neri e degli asiatici presenti nella società. Immediatamente, tutte le grandi aziende hanno introdotto nei propri reparti di risorse umane concetti come diversità e uguaglianza. Per le assunzioni della classe dirigente sono nate agenzie che hanno il compito di selezionare i candidati prioritariamente sulla base della “diversity”. Tutto questo ha iniziato a generare una silente insofferenza nei bianchi, anche nelle classi sociali con titoli di studio più elevati.

Inoltre, non possiamo nasconderlo, nonostante la larghissima condivisione, dal 2017 a oggi, per i valori di movimenti come il “Me too”, il popolo americano non è ancora psicologicamente pronto a eleggere come “Commander-in-Chief” una donna. È triste, antistorico e fa arrabbiare ma chi conosce quel Paese sa che è così.

Perché è importante riflettere su tutti questi fattori? Perché essi hanno condotto alla inevitabile vittoria di Donald Trump, specialmente dopo l’attentato in Pennsylvania al quale è sopravvissuto per pura fortuna. L’incomprensibile leggerezza e gli errori dei servizi segreti americani, che non sono riusciti a proteggere Trump durante un comizio elettorale, hanno impresso una svolta nel sentimento della nazione. A quel punto egli è diventato un simbolo per coloro che si sentono lasciati indietro e che ne addossano la responsabilità alla attuale amministrazione. I quattro anni ormai conclusi dell’amministrazione Biden sono stati piagati dal post-pandemia, da un’inflazione che ha portato a un aumento del 9% del prezzo dei beni essenziali, il tasso sui mutui si è improvvisamente alzato dall’1 al 6%, al punto che molti hanno perduto la proprietà della propria casa perché il costo del mutuo è arrivato a mangiarsi metà dello stipendio. Tutto questo non è stato determinato dall’amministrazione Biden – che anzi ha messo in atto una serie di misure che hanno consentito agli Usa di rimanere la prima economia del mondo – ma la percezione da parte delle persone è stata profondamente differente e il partito democratico non è riuscito a cogliere che la maggior parte del popolo americano iniziava a preoccuparsi più dei propri diritti sociali e assai meno di quelli civili.

A questo si è aggiunta una campagna elettorale in cui Trump ha quotidianamente affermato che la colpa della fragilità attuale dell’America era tutta dei democratici e di Biden, che spendevano miliardi di dollari per inviare armi in Ucraina per una guerra che egli era in grado di fermare in poche settimane, semplicemente parlando con il suo amico Putin. E, come conseguenza, avrebbe potuto tagliare le tasse, arrivando persino a promettere di eliminare ogni tassa federale (la nostra Irpef) per tutti i pensionati. Non poteva andare diversamente.

 

Votati alle armi

Oggi tutto questo ha un riflesso pesante sull’Europa ma temo che ciò non sia stato colto con il senso di urgenza necessario dalla leadership dell’Unione europea. Trovo inspiegabile il fatto che Ursula von der Leyen negli ultimi mille giorni non abbia mai fatto un vero tentativo di invitare a un tavolo di trattativa chi guida le potenze principali della Terra: questa incapacità nell’agire rischia di condannare l’Europa a essere insignificante nella geopolitica mondiale.

I contatti telefonici tra Trump e Putin sono uno schiaffo in faccia per noi europei. L’esclusione dell’Europa dal possibile avvio dei negoziati è pericolosa sia per la sicurezza del nostro continente, sia per la stabilità globale. L’Ue deve essere presente e dimostrare unità e risolutezza. Non possiamo restare indifferenti mentre i nostri valori di libertà e democrazia vengono calpestati. Ogni nostra azione deve rispecchiare il coraggio e la resistenza del popolo ucraino. Se non avvieremo un’iniziativa diplomatica per giungere almeno a un cessate il fuoco in Ucraina e in Medio Oriente, gli Usa lo faranno per noi ma alle condizioni che essi determineranno. Condizioni che senza dubbio saranno legate più agli interessi economici degli Stati Uniti che alla aspirazione di portare la pace in territori lontani dai confini americani.

Anche l’ultima settimana di novembre 2024 è stata motivo di ulteriore scoraggiamento e disappunto. La Commissione europea di Ursula von der Leyen è stata votata con il numero più basso di sempre: 370 voti su 720, 54% del totale, un risultato che se confrontato con il 72% di Barroso nel 2004 e l’87% di Prodi nel 1999, spiega con la durezza dei numeri la debolezza con cui Ursula von der Leyen inizia il suo nuovo quinquennio. Una Commissione che ha avuto la maggioranza anche grazie ai voti degli parlamentari europei di Fratelli d’Italia, spostando decisamente a destra la visione e, molto probabilmente, gli obiettivi da raggiungere.

A questo si aggiunge il fatto che solo una minoranza, alla quale appartengo, condivide l’idea che sia impossibile portare la Russia alla resa sul campo di battaglia. L’unico percorso per fermare la distruzione dell’Ucraina e l’uccisione di centinaia di migliaia di vite è avviare un negoziato, chiamando alle proprie responsabilità gli altri potenti della Terra e imporne le ragioni, qui sì, con la forza, ma della diplomazia, sulla violenza sanguinaria e imperialista di Putin.

Il giorno successivo al voto che ha permesso l’insediamento della nuova Commissione, l’Europarlamento ha approvato un’altra risoluzione sull’Ucraina e il conflitto con la Russia, al quale adesso partecipano migliaia di soldati nordcoreani, a riprova dell’impegno congiunto dei regimi di Mosca e Pyonyang.

Ho votato contro questa nuova risoluzione non solo perché esprimeva rammarico per il tentativo di un leader europeo, il cancelliere tedesco Scholz, di aprire un dialogo con Putin parlandogli a lungo al telefono, ma soprattutto per il fatto che essa è una risoluzione che vede nell’inasprimento del conflitto la soluzione alla guerra in corso. In essa, sono contenute richieste alla Commissione europea di fornire all’Ucraina diversi tipi di altri armamenti, comprese tipologie di missili adatti a colpire il territorio russo. Ritengo ingiustificabile e assolutamente censurabile il voto favorevole a quella risoluzione di quasi tutti gli europarlamentari del Partito democratico che l’hanno votata insieme ai colleghi di Fratelli d’Italia. Sono certo che la maggioranza degli elettori del Pd dissenta da questa posizione espressa da chi dovrebbe rappresentarli in Europa e mi chiedo che cosa guidi quel partito a prendere decisioni così sbagliate e lontane dal sentire del proprio elettorato. Elly Schlein ha mai aperto un dibattito in Italia, all’interno delle sezioni e degli iscritti del Pd su questi temi? No, non lo ha fatto perché da politica scaltra è consapevole che non avrebbe il sostegno del popolo che ambisce a guidare. Ma allora perché vota congiuntamente a un partito che nel simbolo conserva orgogliosamente la fiamma tricolore della Repubblica di Salò? Perché ha sostenuto con i propri voti la candidatura di Raffaele Fitto, membro di quel partito, alla vicepresidenza della Commissione europea, sapendo che, come sta già accadendo, le decisioni che prenderà cercheranno il sostegno nei Popolari e nelle destre e non nel centrosinistra? Opposizione in Italia e consociativismo in Europa, sperando che gli elettori non se ne accorgano.

Sul tema drammatico delle guerre l’Europa dovrebbe elaborare una strategia comune anche considerando l’appartenenza alla Nato. Fondata come associazione militare intergovernativa nel 1949, riunisce oggi ventinove Paesi europei, il Canada e gli Stati Uniti. Già nel suo primo mandato presidenziale Trump minacciò di uscirne per la parziale insolvenza di alcuni Stati europei. Ha ripetuto questa minaccia più volte addirittura affermando che per quanto lo riguardava Putin avrebbe potuto fare ciò che voleva in Europa. Dopo l’elezione ha incaricato un generale di avviare un dialogo con Mosca per la risoluzione del conflitto in Ucraina, accompagnando la nomina con la frase: “Pace attraverso la forza”. Anche in quest’ultima circostanza Trump ha agito senza neanche porsi l’interrogativo di un confronto con Ursula von der Leyen. Al momento, l’Europa per la nuova amministrazione Usa non è un interlocutore da considerare, neanche nel disegnare un negoziato di pace sul suolo dello stesso continente europeo.

 

Ue, Quo vadis?

Benché sia di gran lunga la più drammatica, la questione delle guerre non è l’unica che deve preoccupare gli europei in seguito all’esito delle elezioni presidenziali negli Usa. Vi sono anche altri temi centrali per il nostro futuro, come i cambiamenti climatici e l’immigrazione. Su entrambi la posizione del presidente Trump è netta: i cambiamenti climatici non esistono e non si deve fermare l’utilizzo del fossile per la produzione d’energia, mentre l’immigrazione deve essere fermata in ogni modo anche, come ha affermato, con la deportazione di massa di milioni di persone.

Due posizioni che stanno aumentando il vigore delle forze più conservatrici nel continente europeo. Il recente voto sulla cosiddetta deforestazione rischia di rallentare pericolosamente il cammino avviato negli ultimi cinque anni sulla transizione ecologica per evitare il surriscaldamento del pianeta che porterebbe alla estinzione dell’homo sapiens. E le posizioni xenofobe e conservatrici di Trump sull’immigrazione hanno immediatamente suscitato il giubilo dei governi di destra del nostro continente, come ha dimostrato la volontà di Giorgia Meloni di deportare gli immigrati in Albania, al di fuori del territorio dell’Ue, contro i principi che abbiamo sottoscritto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea. Quindi, ricapitoliamo, una Commissione insediata il 1° dicembre 2024 con il minimo storico dei voti e con l’aiuto degli europarlamentari di origine post-fascista, l’assenza di qualsiasi tentativo di negoziato per giungere al cessate il fuoco nelle guerre geograficamente più vicine (quelle più lontane vengono ignorate), rallentamento dei processi di transizione ecologica, deportazione degli immigrati.

Europa dove stai andando? I valori che portarono alla firma del Trattato istitutivo dell’Unione europea, entrato in vigore nel 1993, devono guidarci sebbene vadano integrati con nuove idee per affrontare sfide allora quasi sconosciute come le migrazioni di milioni di persone e il riscaldamento del pianeta. Una guerra sanguinosa c’era anche allora a causa della crisi della società jugoslava, profondamente disgregata etnicamente, religiosamente e politicamente. E anche allora fu decisivo l’intervento degli Stati Uniti perché le diverse nazioni dell’Unione agirono spesso in modo non coordinato e senza la sufficiente autorevolezza. Per questo oggi occorre un passo ulteriore: la rinuncia agli eserciti nazionali per costituire le forze armate dell’Unione europea. A me piacerebbe un mondo senza armi ma ritengo che oggi sia utopistico immaginarlo, mentre un esercito europeo e la rinuncia a tutti gli armamenti nucleari, come richiesto dal Trattato sul divieto delle armi nucleari votato dall’Onu nel 2017, possono essere obiettivi raggiungibili.

Occorre, una presa di coscienza collettiva, la capacità di allontanarsi dai propri egoismi e dal proprio interesse personale o nazionale per ritornare ai valori che ci hanno permesso di ricostruire e unire il Vecchio continente dopo la Seconda guerra mondiale. Governare questi profondi cambiamenti non può significare perdere l’anima bensì costruire una vera alternativa alla follia che sembra invadere il mondo. Se non saremo capaci di farlo, confrontandoci con umiltà e determinazione rispetto a queste sfide epocali, non servirà a nulla cercare di sottrarre il potere alle destre.

Articolo originale su TPI

]]>
Tue, 3 Dec 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/499/tpi-la-grande-sfida-di-trump-all-unione-europea-di-ignazio-marino ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
La salute e la scienza non sono opinioni da bar https://www.ignaziomarino.it/post/498/la-salute-e-la-scienza-non-sono-opinioni-da-bar

Oggi al Parlamento Europeo abbiamo bocciato una risoluzione il cui testo proposto dal centrodestra si preoccupava dei profitti dell’industria, sia delle sigarette normali che elettroniche.

I parlamentari del centrodestra hanno affermato e scritto nella risoluzione che non esistono evidenze scientifiche sulla nocività per la salute della combustione delle sigarette o della nicotina rilasciata in aerosol. Per me è stato incredibile ascoltare parlamentari palesemente insensibili alle ragioni della scienza e schierati contro la salute delle persone.

Non potevo credere alle mie orecchie. Mi sembrava che parlassero manager dell'industria del fumo e non eletti dal popolo. Da loro nessun interesse a eliminare i gravissimi rischi tumorali e cardiovascolari legati al fumo passivo; neanche quando si è discusso di proteggere le donne durante la gravidanza, o i bambini cullati in carrozzina sulla terrazza di un ristorante. Per la destra, rafforzata l’altro ieri dal voto alla nuova Commissione Von Der Leyen, sembra che conti più l’interesse degli industriali che delle persone esposte a gravi rischi per la salute.

Nel 2024 è inaccettabile che ci siano ancora politici che mettono in dubbio l’evidenza scientifica e ostacolano provvedimenti fondamentali per la tutela della salute pubblica.

Continuerò a impegnarmi sette giorni a settimana per costruire un futuro più sano e sicuro a tutti per tutti i cittadini europei.

]]>
Wed, 27 Nov 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/498/la-salute-e-la-scienza-non-sono-opinioni-da-bar ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Rafforzare il convinto sostegno dell’UE all’Ucraina https://www.ignaziomarino.it/post/494/rafforzare-il-convinto-sostegno-dell-ue-all-ucraina

A Strasburgo è in corso la seduta plenaria del Parlamento europeo. Sono intervenuto nel corso del dibattito "Rafforzare il convinto sostegno dell’UE all’Ucraina contro la guerra di aggressione della Russia e la crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia".

]]>
Tue, 26 Nov 2024 16:51:59 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/494/rafforzare-il-convinto-sostegno-dell-ue-all-ucraina ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Le relazioni UE-USA alla luce dell’esito delle elezioni presidenziali statunitensi https://www.ignaziomarino.it/post/487/le-relazioni-ue-usa-alla-luce-dell-esito-delle-elezioni-presidenziali-statunitensi

Oggi sono intervenuto a Bruxelles dove si è tenuta una mini-plenaria con diversi punti in agenda, tra cui quello sulle relazioni UE-USA alla luce dell'esito delle elezioni presidenziali statunitensi.

La vittoria di Donald Trump è un richiamo alla riflessione per tutti. Di fronte alle guerre, ai cambiamenti climatici, ai flussi migratori tocca a noi. Tocca all'Europa. Potrebbe essere l'ultima chiamata. Non lasciamo distruggere quei valori che le generazioni prima di noi hanno costruito.

]]>
Wed, 13 Nov 2024 17:30:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/487/le-relazioni-ue-usa-alla-luce-dell-esito-delle-elezioni-presidenziali-statunitensi ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Scopri l’Europa con i Greens - Andiamo in Europa https://www.ignaziomarino.it/post/488/scopri-l-europa-con-i-greens-andiamo-in-europa

Non è vero che abbiamo una una classe di giovani fannulloni che stanno stesi sul divano. Abbiamo tantissimi giovani che invece studiano e si impegnano e hanno l'ambizione di essere la futura classe dirigente.

Sono stati momenti di scambio molto importanti che continueremo a organizzare. Perché le nuove generazioni non sono il futuro, ma il presente. Ringrazio tutti i partecipanti e ci vediamo a Bruxelles l'11 dicembre

]]>
Wed, 30 Oct 2024 20:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/488/scopri-l-europa-con-i-greens-andiamo-in-europa ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Insieme per fare la differenza! https://www.ignaziomarino.it/post/484/insieme-per-fare-la-differenza

Per questo ci siamo riuniti due giorni a Roma con ragazze e ragazzi tra i 18 e i 20 anni che ci hanno raggiunto da tutta Italia a Esperienza Europa - David Sassoli.

Sono stati momenti di scambio molto importanti che continueremo a organizzare. Perchè le nuove generazioni non sono il futuro, ma il presente.

Ringrazio tutti i partecipanti e ci vediamo a Bruxelles l'11 dicembre.

]]>
Tue, 29 Oct 2024 17:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/484/insieme-per-fare-la-differenza ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
"ROMA GOLPE CAPITALE" al Nuovo Cinema Méliès di Perugia https://www.ignaziomarino.it/post/483/roma-golpe-capitale-al-nuovo-cinema-melies-di-perugia

Proiezione del film “ROMA GOLPE CAPITALE” al Nuovo Cinema Méliès di Perugia, con il regista Francesco Cordio

Roma Golpe Capitale è un documentario che nasce dalla mia frustrazione di cittadino romano che si è visto togliere il sindaco democraticamente eletto con un’azione senza precedenti. E la frustrazione era dettata anche dal fatto che sembra che nessuno volesse raccontare davvero i fatti, nessuno volesse sentire le ragioni di Ignazio Marino. Tutti contro uno. E non mi andava giù. E questa è la ragione per la quale quando mi fanno notare che nel film manca un po’ di contraddittorio, io rispondo che il film è esattamente il contraddittorio, il momento in cui finalmente parla il Sindaco. E quindi non ritengo il mio documentario una occasione di controinformazione ma di informazione."
Francesco Cordio

]]>
Sun, 27 Oct 2024 16:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/483/roma-golpe-capitale-al-nuovo-cinema-melies-di-perugia ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Per la salute di 450 milioni di persone https://www.ignaziomarino.it/post/482/per-la-salute-di-450-milioni-di-persone

Approvata la Risoluzione che mette a disposizione delle persone la nuova tecnologia medica in tempi più rapidi e in modo garantito. Nel video racconto come ci siamo riusciti qui a Strasburgo

]]>
Thu, 24 Oct 2024 17:30:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/482/per-la-salute-di-450-milioni-di-persone ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Il modello Meloni è illegittimo https://www.ignaziomarino.it/post/481/il-modello-meloni-e-illegittimo

Il Centro italiano di permanenza in Albania è illegale. Insieme al gruppo dei Greens/EFA in the European Parliament abbiamo appena chiesto che venga inserito prioritariamente all’ordine del giorno della plenaria di lunedì del Parlamento Europeo un dibattito e una conseguente dichiarazione della Commissione Europea sulla illegittimità degli accordi Italia-Albania, alla luce del pronuciamento del Tribunale italiano.

]]>
Sat, 19 Oct 2024 17:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/481/il-modello-meloni-e-illegittimo ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Prendiamoci cura della Liguria https://www.ignaziomarino.it/post/480/prendiamoci-cura-della-liguria

Stamattina sono stato con gioia a Genova. Con Benedetta Scuderi siamo venuti in Liguria per sostenere la lista di Avs. Con Ferruccio Sansa, Selena Candia, Andrea Bassoli, Tiziana Nanni, Leonardo Parodi (candidati alle prossime elezioni regionali) abbiamo incontrato tante giovani donne e giovani uomini che lavorano in ospedale. Siamo tutti d'accordo: è il territorio il primo presidio per la salute. La qualità dell'aria, dell'acqua, del cibo, delle relazioni umane, della vita sono la cifra del nostro benessere.

È li che troviamo una risposta alla nostra domanda di salute. È il nostro stile di vita che può tenerci lontano dagli ospedali. Per questo ci battiamo in Europa. Ma questa consapevolezza non basta. A Bruxelles stiamo lavorando per costituzione della Commissione Sanità al Parlamento Europeo. È un mio impegno prioritario. Proprio per aiutare chi lavora nella sanità, per avere condizioni migliori per tutti gli operatori e per fornire ai pazienti un servizio di eccellenza

]]>
Fri, 18 Oct 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/480/prendiamoci-cura-della-liguria ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Ci vediamo a Roma! https://www.ignaziomarino.it/post/485/ci-vediamo-a-roma

Abbiamo ricevuto tantissime candidature e siamo entusiasti dell’interesse che avete dimostrato per questo progetto che abbiamo organizzato con il sostegno del Parlamento Europeo e del gruppo Greens/EFA.

Non vediamo l’ora di incontrare i partecipanti, a Roma, il 26 e 27 ottobre per scoprire insieme il valore delle istituzioni europee!

]]>
Fri, 18 Oct 2024 17:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/485/ci-vediamo-a-roma ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Dall’Ucraina al Libano l’Ue è condannata all’irrilevanza https://www.ignaziomarino.it/post/479/dall-ucraina-al-libano-l-ue-e-condannata-all-irrilevanza

Il tempo scorre rapido e non sembra esserci alcuna volontà da parte della presidente della Commissione Europea di convocare una conferenza di pace.

Non ci sono più né Roosevelt, né Stalin, né Churchill ma i capi dei governi di Usa, Cina, India, e Russia come potrebbero non rispondere all’invito ad incontrarsi della presidente Ursula von der Leyen, magari di nuovo in Crimea, per individuare insieme una soluzione?

Se non lo si farà con l’urgenza necessaria entro i prossimi giorni, altri guideranno le sorti di questi conflitti che tanto dolore e morte stanno seminando.

Articolo completo su TPI

]]>
Fri, 18 Oct 2024 10:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/479/dall-ucraina-al-libano-l-ue-e-condannata-all-irrilevanza ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Marino: “Schlein faccia un dibattito pubblico con me sul termovalorizzatore” https://www.ignaziomarino.it/post/477/marino-schlein-faccia-un-dibattito-pubblico-con-me-sul-termovalorizzatore-

Il mondo si è dato l'obiettivo di giungere al più presto a raggiungere l'obiettivo "emissioni zero" di CO2. E Roma cosa fa: decide di costruire una macchina che ne produrrebbe circa 600.000 tonnellate all'anno.

Sono sicuro che non sfugga al Sindaco che Roma è la capitale di uno dei Paesi che ha sottoscritto il progetto "emissioni zero" già nel 2015 a Parigi, confermato al Summit ONU dello scorso settembre 2024. L'alternativa che in altri parti d'Europa si sta sviluppando è quella di dar vita a progetti circolari a rifiuto minimizzato. L'obiettivo è il rifiuto zero che si deve raggiungere non solo con il riuso ma con una produzione totalmente riciclabile.

Articolo completo su Il Foglio

]]>
Thu, 17 Oct 2024 20:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/477/marino-schlein-faccia-un-dibattito-pubblico-con-me-sul-termovalorizzatore- ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Albano Laziale, corteo contro l’inceneritore e le grandi opere inutili e dannose https://www.ignaziomarino.it/post/478/albano-laziale-corteo-contro-l-inceneritore-e-le-grandi-opere-inutili-e-dannose

Oggi sono stato ad Albano Laziale insieme alle attiviste ed agli attivisti di diversi comitati, al deputato di Europa Verde-Verdi Filiberto Zaratti e a tante cittadine e cittadini per dare forza a chi dice No all'inceneritore che una politica miope vorrebbe realizzare a Santa Palomba. Sulla questione proprio ieri ho depositato al Parlamento europeo una nuova interrogazione con Dario Tamburrano e Benedetta Scuderi

 

Leggi qui il testo dell'interrogazione

 

]]>
Sat, 12 Oct 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/478/albano-laziale-corteo-contro-l-inceneritore-e-le-grandi-opere-inutili-e-dannose ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Un Corpo Civile di Pace Europeo https://www.ignaziomarino.it/post/476/un-corpo-civile-di-pace-europeo

Oggi più che mai, il mondo ha bisogno di pace e cooperazione. È per questo che insieme a Benedetta Scuderi e Leoluca Orlando abbiamo incontrato una folta delegazione di ONG per rilanciare il progetto di un Un Corpo Civile di Pace Europeo, come originariamente proposto da Alex Langer.

Langer, un visionario e pacifista, credeva fermamente nella possibilità di risolvere i conflitti attraverso mezzi non violenti e nella costruzione di una cultura di pace. Un Corpo Civile di Pace Europeo potrebbe svolgere un ruolo cruciale in questo senso, intervenendo in situazioni di crisi con l’obiettivo di prevenire l’escalation della violenza e promuovere il dialogo e la riconciliazione.

Immaginiamo un'Europa che investe nella pace, non solo come assenza di guerra, ma come presenza di giustizia, solidarietà e rispetto reciproco.

Rilanciare questo progetto significherebbe dare nuova vita ai valori fondamentali dell’Unione Europea e dimostrare che un futuro di pace è possibile.

]]>
Thu, 10 Oct 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/476/un-corpo-civile-di-pace-europeo ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Ho guardato negli occhi un dittatore https://www.ignaziomarino.it/post/474/ho-guardato-negli-occhi-un-dittatore

Ho guardato negli occhi un dittatore. Ecco cosa ho detto a Viktor Orbán davanti al mondo.

]]>
Wed, 9 Oct 2024 20:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/474/ho-guardato-negli-occhi-un-dittatore ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Intergruppo per il diritto alla salute mentale https://www.ignaziomarino.it/post/475/intergruppo-per-il-diritto-alla-salute-mentale

In una giornata dominata dalla visita del premier ungherese non abbiamo dimenticato le altre questioni. Insieme ad altri deputati e deputate europei abbiamo esposto la nostra richiesta durante i lavori dell'Assemblea Plenaria. L'abbiamo scritto e detto con forza.

Vogliamo l'istituzione dell'Intergruppo al Parlamento europeo per il diritto alla salute mentale dei nostri giovani. Chiediamo di unire le forze della politica, della scienza e della società civile per agire subito. Perché intervenire adesso vuol dire prenotare un futuro di salute e qualità della vita per le nuove generazioni.

]]>
Wed, 9 Oct 2024 17:40:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/475/intergruppo-per-il-diritto-alla-salute-mentale ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Come ridurre l’impatto della disinformazione sulla salute dei cittadini europei https://www.ignaziomarino.it/post/473/come-ridurre-l-impatto-della-disinformazione-sulla-salute-dei-cittadini-europei

Oggi in Sottocommissione SANT è stato presentato lo studio del Dipartimento per le politiche economiche, scientifiche e della qualità della vita, intitolato: "Come ridurre l'impatto della disinformazione sulla salute dei cittadini europei".

Molte persone, invece di rivolgersi a chi ha conoscenze scientifiche, preferiscono affidarsi a Internet e ottenere informazioni che a volte sono parziali, inesatte, perfino fuorvianti. Da qui l’espressione "Dottor Google".

È fondamentale ridurre il più possibile la disinformazione, e penso che questo sia estremamente importante, soprattutto su argomenti come i vaccini. Se avessimo avuto lo stesso livello di disinformazione ai tempi della vaccinazione contro il vaiolo, probabilmente oggi avremmo ancora questa terribile malattia sul nostro pianeta.

]]>
Mon, 30 Sep 2024 20:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/473/come-ridurre-l-impatto-della-disinformazione-sulla-salute-dei-cittadini-europei ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Declassamento della protezione del lupo https://www.ignaziomarino.it/post/472/declassamento-della-protezione-del-lupo

La proposta della Commissione Europea sul declassamento della protezione del lupo ha ricevuto il voto favorevole di diversi Stati Membri. Si passa da “rigorosamente protetto” a semplicemente “protetto”, aprendo una pericolosa porta agli abbattimenti del lupo in Europa.

Non è accettabile usare queste istituzioni per coprire l'incapacità nella gestione del rapporto lupo-allevatori da parte delle istituzioni locali.

Questo voto, così come la proposta iniziale della Commissione, sono il riflesso di posizioni politiche populiste e antiscientifiche che non possiamo tollerare, non solo per il bene della specie, ma per la credibilità dell’Unione europea e delle politiche per la protezione dei nostri ecosistemi.

Siamo di fronte ad una decisione ingiustificata ai sensi della Convenzione di Berna sulla conservazione della vita selvatiche e della direttiva Habitat, che mina i numerosi sforzi e investimenti a favore di una convivenza pacifica tra Lupo e uomo.

Insieme ad altri colleghi del gruppo Verdi/ALE abbiamo scritto alla Commissione Europea, fortemente allarmati per questa evoluzione. Di fronte alla crisi globale della biodiversità, la salvaguardia dei progressi fatti per la reintroduzione del lupo in Europa va oltre la protezione della singola specie: è un indice della nostra capacità di vivere in equilibrio con la natura.

La decisione di oggi è un pessimo segnale anche e soprattutto in questo senso.

]]>
Fri, 27 Sep 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/472/declassamento-della-protezione-del-lupo ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Scopri l’Europa con i Greens! https://www.ignaziomarino.it/post/486/scopri-l-europa-con-i-greens

Se hai tra i 18 e i 20 anni, questa è l’occasione che fa per te! Scopri come funzionano le istituzioni europee grazie ad un weekend formativo a Roma e la possibilità di volare a Bruxelles, tutto senza costi per te!

Il 26 e 27 ottobre, a Roma incontrerai eurodeputati e deputati italiani, parteciperai a dibattiti e laboratori interattivi. E non finisce qui! Dopo la Capitale, potrai volare a Bruxelles per visitare l’Europarlamento durante la legislatura in corso.

Come partecipare? Inviaci una e-mail con i tuoi dati a ignazio.marino@europarl.europa.eu e raccontaci perché vuoi aderire all’iniziativa. Oppure, se preferisci, invia un video allegato all’e-mail! Il tutto entro e non oltre l’1 ottobre

Non perdere l’opportunità di scoprire l’Europa e fare nuove amicizie!

]]>
Mon, 23 Sep 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/486/scopri-l-europa-con-i-greens ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
79esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite https://www.ignaziomarino.it/post/471/79esima-sessione-dell-assemblea-generale-delle-nazioni-unite


È iniziata ieri la mia missione a New York per conto del gruppo Greens/Efa al Parlamento Europeo. Il primo incontro è stato con il Capo della delegazione dell'UE presso le Nazioni Unite, Savros Lambridinis.

Faccio mie le sue parole: "In un momento in cui disperiamo di pter fermare il massacro di Gaza e le provocazioni di Putin, è importante che altri attori, come i parlamentari, si mobilitino per difendere e promuovere i diritti umani e la cooperazione internazionale".

Sono qui presso la sede dell’ONU per la 79esima Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per partecipare ai lavori del "Vertice del Futuro", evento annuale che fornisce un’importante opportunità per discutere le principali questioni globali.

L'obiettivo è quello di stabilire nuovi negoziati per affrontare le sfide della disparità digitale, lo sviluppo sostenibile, la pace e la sicurezza internazionale.

Sulla mia pagina tutti gli aggiornamenti

]]>
Fri, 20 Sep 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/471/79esima-sessione-dell-assemblea-generale-delle-nazioni-unite ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Fermatevi! Fermiamoci https://www.ignaziomarino.it/post/470/fermatevi-fermiamoci

Con l'approvazione della "Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2024 sul proseguimento del sostegno finanziario e militare all'Ucraina da parte degli Stati membri dell'UE" è stata compiuta una scelta irresponsabile.

La nostra delegazione Verdi, e anche molti altri europarlamentari italiani di altri gruppi politici, ha votato NO. In particolare riteniamo pericoloso l'art. 8 che "invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo".

Sì, avete letto bene: il Parlamento europeo chiede agli stati membri di fornire le proprie armi all'Ucraina per attaccare obiettivi in territorio russo. Se questa non è una dichiarazione di guerra alla Russia, poco ci manca.

Ora tocca a noi. Dobbiamo riempire le piazze, esporre le nostre bandiere, uscire in strada, mobilitiarci, far sentire la nostra rabbia contro la follia della guerra. Per dire no. Per chiedere di fermarsi, di fermarci. Perchè non sia troppo tardi.

]]>
Fri, 20 Sep 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/470/fermatevi-fermiamoci ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
EUDF.ORG - Speech from MEP Marino https://www.ignaziomarino.it/post/501/eudforg-speech-from-mep-marino

In apertura di un evento di EUDF Italia, l'eurodeputato Marino ha parlato dell'importanza della prevenzione, dell'uguaglianza e della ricerca. Ha fatto riferimento alla sua esperienza nella pratica chirurgica, dove ha visto in prima persona le gravi conseguenze del diabete se non viene gestito correttamente. Ha approvato l'impegno della comunità diabetologica e ha sottolineato il suo impegno a lavorare per la salute e il diabete nel Parlamento europeo.

]]>
Thu, 19 Sep 2024 14:10:47 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/501/eudforg-speech-from-mep-marino ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Benjamin Netanyahu è un veleno. È il peggior nemico di Israele https://www.ignaziomarino.it/post/469/benjamin-netanyahu-e-un-veleno-&200-il-peggior-nemico-di-israele

Benjamin Netanyahu è un veleno. È il peggior nemico di Israele. Va fermato lui e il genocidio nei confronti del popolo palestinese. Questo ho appena detto a Strasburgo alla Plenaria UE.

]]>
Tue, 17 Sep 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/469/benjamin-netanyahu-e-un-veleno-&200-il-peggior-nemico-di-israele ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Sostegno finanziario e militare all’Ucraina da parte degli Stati membri dell’UE https://www.ignaziomarino.it/post/468/sostegno-finanziario-e-militare-all-ucraina-da-parte-degli-stati-membri-dell-ue

Oggi per la prima volta ho parlato alla sessione plenaria del Parlamento europeo sul sostegno finanziario e militare all’Ucraina da parte degli Stati membri dell’UE.

Mia la voce e vostra la forza. Quella che mi avete dato in Italia con le elezioni del giugno scorso. Qui trovate il video integrale del mio intervento. Aspetto i vostri commenti

]]>
Tue, 17 Sep 2024 17:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/468/sostegno-finanziario-e-militare-all-ucraina-da-parte-degli-stati-membri-dell-ue ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
USA: legale il trapianto di un organo prelevato da un donatore HIV+ deceduto in un paziente HIV+ https://www.ignaziomarino.it/post/466/usa-legale-il-trapianto-di-un-organo-prelevato-da-un-donatore-hiv-deceduto-in-un-paziente-hiv

La diversità spaventa ancora oggi la destra e viene usata come elemento per generare paura e rabbia nell'elettorato.

Ce lo ricorda il processo al Ministro Salvini che volle negare un principio già scritto migliaia di anni fa nell'Odissea (chissà se ha mai letto quel libro), e chiaro nella mente e nel cuore di ogni navigante. Se c'è un uomo in mare la priorità è salvarlo. Però per la destra questo principio vale per l'equipaggio di una imbarcazione milionaria di bianchi benestanti, ma non vale per un bambino africano. Ma la diversità per le destre deve punire anche chi si ammala per un virus come l'HIV, giudicando lo stile di vita della persona e non il paziente. Quindi se hai l'HIV è colpa tua: sei diverso, nel senso descritto dal Generale Vannacci e dal Ministro Salvini, e quindi non hai gli stessi diritti.

23 anni fa eseguii il primo trapianto in Italia per salvare la vita di un giovane paziente HIV positivo. Ne nacque immediatamente uno scandalo. Il Ministro del Governo di destra mi scrisse una lettera di censura e affermò che il risultato del mio trapianto sarebbe stato disastroso, portando rapidamente al decesso il mio paziente. Quello straordinario ragazzo visse 19 anni con il suo organo trapiantato perfettamente funzionante e furono gli anni più belli della sua vita. La verità era ed è che si riteneva giusto premiare il paziente con lo stile di vita più vicino al pensiero di chi detiene il potere e punire chi, invece, è considerato diverso.

Scrivo di questo perché due giorni fa il Presidente Biden ha deciso di rendere legale il trapianto di un organo prelevato da un donatore HIV+ deceduto in un paziente HIV+. L'evidenza scientifica dimostra che i risultati sono ottimi e si possano salvare più vite. Ma una legge USA del 1988 proibisce negli USA l'utilizzo di organi prelevati da donatori sieropositivi deceduti. Ancora una volta il pregiudizio che prevale sulla scienza e non il contrario.

Dal 15 Ottobre 2024 la nuova legge entrerà in vigore e potranno essere utilizzati migliaia di organi in più per salvare migliaia di vite in più.

]]>
Sun, 15 Sep 2024 18:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/466/usa-legale-il-trapianto-di-un-organo-prelevato-da-un-donatore-hiv-deceduto-in-un-paziente-hiv ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Terra! - La prima festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra https://www.ignaziomarino.it/post/465/terra-la-prima-festa-nazionale-di-alleanza-verdi-e-sinistra

La salute prima di tutto e accessibile a tutti. È scritto nella Costituzione. Grazie all'impegno dei nostri padri e madri Costituenti. E tra tutti, qui alla prima Festa di Alleanza Verdi e Sinistra, ho voluto ricordare Aldo Moro. Quando giovanissimo, a 28 anni, partecipa all’Assemblea Costituente, facendosi promotore e anticipatore di quei principi che oggi invece il governo di centro destra vorrebbe mettere in discussione, non ha avuto dubbi: la salute è un diritto essenziale.

Quel diritto è scolpito nell'art. 32 della Carta Costituzionale che chiede alla Repubblica di "tutelarlo". Perchè la sanità o è pubblica o non è. E dall'Italia, Paese pioniere del diritto universale alla salute, deve partire un nuovo impegno per assicurare il diritto alle cure. Un primo passo è stato fatto. Stiamo lavorando perché il Parlamento europeo abbia una Commissione Salute. Finora non c'era. In questa nuova legislatura ci sarà. E io ne sarò componente.

Grazie ancora a Ilaria Cucchi e Nino Cartabellotta, che moderati da Francesca Nava hanno animato questo importante dibattito al Parco Nomentano di Roma.

]]>
Sat, 14 Sep 2024 12:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/465/terra-la-prima-festa-nazionale-di-alleanza-verdi-e-sinistra ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Fino a dove arrivano i ritardi della Sanità italiana https://www.ignaziomarino.it/post/467/fino-a-dove-arrivano-i-ritardi-della-sanita-italiana

Campo largo, campo larghissimo ... perché invece di inventare formule non ci si concentra sui problemi degli Italiani? Iniziamo con la salute. L’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE, e in ultima posizione tra quelli del G7. Quindi il tempo di attesa per una visita medica dal cardiologo o di una ecografia al fegato, oppure una visita per il controllo dei nei cutanei, rischiano di giungere dopo che il paziente ha risolto da solo il problema morendo.

La spesa sanitaria pubblica Italiana si attesta al 6,4% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%.
E quale è la proposta del Governo Meloni per il 2025? Far scendere il finanziamento della sanità pubblica dal 6,4% del PIL al 6,3% del PIL.
Quindi meno cure per tutti.

D'altra parte è un fatto indiscutibile che se una persona muore non costa nulla alla sanità pubblica. Quindi secondo il Governo Meloni che muoiano pure coloro che non hanno le risorse per curarsi nel privato e vivano coloro che possono spendere di tasca propria.

Invece di dibattere sui campi larghi o larghissimi perché tutte le opposizioni non si rivolgono in delegazione al Presidente della Repubblica, custode della Costituzione e quindi anche dell'articolo 32 che garantisce le cure a tutte le persone, pretendendo che la manovra finanziaria non sia votata a scatola chiusa come da proposta dell'esecutivo. Altrimenti a cosa serve il Parlamento? Sono certo che Italiane e Italiani sarebbero felici di leggere che si discute della loro salute e non dei campi....

]]>
Wed, 11 Sep 2024 12:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/467/fino-a-dove-arrivano-i-ritardi-della-sanita-italiana ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Quale opposizione https://www.ignaziomarino.it/post/464/quale-opposizione

Grazie a Aurelio in Comune per avermi invitato al Social Party 2024.

In una magnifica cornice di cittadinanza attiva con tante volontarie e volontari ci siamo confrontati su "Quale opposizione?". Abbiamo discusso di diritto alla salute, alla casa, al lavoro, di pace, di lotta alle mafie, giustizia climatica e ambiente. Temi assolutamente trascurati dall'attuale Governo, invece impegnato a gestire questioni private di (ex) membri dell'esecutivo.

La buona politica deve ripartire da qui. Dalle nostre associazioni, dai comitati, dai nostri quartieri. Dalle persone.

È il " campo chiaro" che ci porterà a vincere le elezioni, non quello "largo" delle segreterie dei partiti, delle formule che mettono insieme tutto e il suo contrario.

]]>
Sat, 7 Sep 2024 12:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/464/quale-opposizione ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Gli studenti universitari della LUMSA e dell’Università di Palermo al Parlamento europeo https://www.ignaziomarino.it/post/463/gli-studenti-universitari-della-lumsa-e-dell-universita-di-palermo-al-parlamento-europeo

È stato un vero piacere incontrare, al Parlamento Europeo, i giovani studenti universitari della LUMSA e dell’Università di Palermo.

Questa iniziativa rappresenta un importante ponte di dialogo e vicinanza tra le istituzioni europee e i giovani cittadini europei. È fondamentale che le nuove generazioni si sentano parte attiva del nostro progetto comune, perché sono loro a costruire il futuro dell'Europa.

Grazie a tutti per l’entusiasmo e l’impegno dimostrato!
 

]]>
Wed, 4 Sep 2024 17:30:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/463/gli-studenti-universitari-della-lumsa-e-dell-universita-di-palermo-al-parlamento-europeo ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
A Gaza subito una tregua umanitaria per fermare il conflitto e la possibile epidemia https://www.ignaziomarino.it/post/462/a-gaza-subito-una-tregua-umanitaria-per-fermare-il-conflitto-e-la-possibile-epidemia

Le epidemie non sono una novità come conseguenza della guerra. Un caso di poliomielite è stato infatti confermato a Gaza, dove è in corso un assurdo conflitto. Il virus ha colpito un bambino di 10 mesi non vaccinato nella città di Deir al-Balah.

Le drammatiche condizioni di vita a Gaza sono senza dubbio la causa del ritorno del virus. La regione soffre di gravi carenze di forniture mediche e prodotti per l'igiene, aggravate dal blocco israeliano. Inoltre, la diffusione dell'acqua di fogna nelle strade ha contribuito alla propagazione del virus. Il rischio di un'epidemia di polio a Gaza è quindi molto elevato. Sei su sette campioni di acque reflue analizzati hanno dato esito positivo al virus del polio. Ma le epidemie non le fermi né con le armi né con i negoziati.

Ha ragione il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres: subito una tregua umanitaria nel conflitto in corso in Palestina per permettere una campagna di vaccinazione contro la polio. Il virus se si diffonderà ucciderà inevitabilmente anche gli Israeliani o qualunque altra etnia. Un bel regalo che il premier Netanyahu sta preparando per il mondo.

Come è noto, i virus non passano le frontiere con il controllo del passaporto e oltre agli ammalati vi sono persone che possono essere portatori sani senza segni di malattia. Se uno di essi giunge in Europa, per esempio, e tossisce in una metropolitana contagerà diverse persone.

La poliomielite è una malattia mortale e chi sopravvive spesso rimane con danni neurologici e muscolari con paralisi non curabili per il resto della vita. Prima della formulazione del vaccino, da parte di Jonas Salk nel 1955, paralizzava tra i 13 mila e i 19 mila bambini ogni anno.

Ad oggi la prevenzione attraverso la vaccinazione rimane ancora l’arma più efficace in quanto lascia una immunità che dura tutta la vita, almeno nel mondo occidentale dove il Poliovirus, grazie al vaccino è scomparso. Ma la vaccinazione andrebbe ripetuta se un adulto viaggia in territori a rischio e la maggior parte della popolazione mondiale non è protetta perché da anni non si vaccina più, dal momento che il Poliovirus era quasi scomparso.
Ad esempio, io viaggio molto e per questo ho ripetuto il richiamo per la Polio 10 anni fa, ma sono l’unico ad averlo fatto nella mia famiglia perché gli altri non ne avevano la necessità.

La campagna di vaccinazione nei prossimi 40 giorni è quindi essenziale per salvare molte vite, altrimenti dal destino segnate. Ma dovrebbe iniziare oggi, adesso. I virus non leggono i media e non aspettano 40 giorni per diffondersi.
La campagna di vaccinazione dovrebbe iniziare immediatamente e raggiungere una copertura del 95%. Bisogna agire adesso! Molte persone vivono per strada e non hanno accesso a servizi essenziali. Operare In queste condizioni è una sfida notevole che richiede il necessario supporto internazionale per essere efficace. Il mondo non può restare fermo di fronte alla possibilità di un’epidemia. Non abbiamo tempo. Fermiamo la guerra e vacciniamo la popolazione.
 

]]>
Mon, 19 Aug 2024 00:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/462/a-gaza-subito-una-tregua-umanitaria-per-fermare-il-conflitto-e-la-possibile-epidemia ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Cannabis light illegale 2024: nuovo DDL sicurezza https://www.ignaziomarino.it/post/461/cannabis-light-illegale-2024-nuovo-ddl-sicurezza

Malafede ideologica, non si spiega altrimenti. L'emendamento al disegno di legge "Sicurezza" che vieta le infiorescenze di canapa in Italia è stato votato di notte. Già questo indica che ci si vergognava a votarlo di giorno, quando magari qualcuno che ancora crede nella Repubblica Parlamentare avrebbe potuto seguire il dibattito sul canale del Parlamento. Si, direte, sono pochi a farlo, e ormai non lo fanno più neanche la maggioranza dei giornalisti, ma la democrazia si fonda sulle parole che si pronunciano quando si chiede un voto e sul giudizio di chi quelle parole le ascolta. Quindi non c’è alcun dubbio: si tratta di un chiaro atto propagandistico del Governo Meloni. Un atto che non voleva dibattito, ma una approvazione notturna. Se passiamo dalla forma alla sostanza lo scenario peggiora.

Come afferma Leonardo Fiorentini, segretario del Forum droghe: "Il Governo, in preda alla furia ideologica, ha deciso di vietare dei fiori indipendentemente dal loro contenuto di THC, il principio attivo psicoattivo della cannabis. Questo è presente in quantità irrilevanti nelle infiorescenze di cannabis light, che invece contengono altri principi attivi come il CBD, senza effetti psicotropi e senza effetti collaterali significativi". Queste sono le conclusioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dopo una revisione scientifica durata due anni.

Le presunte "alterazioni dello stato psicofisico" che potrebbero mettere "a rischio la sicurezza pubblica o stradale" non esistono. Inoltre, questo provvedimento mette fuori legge oltre undicimila lavoratori, migliaia di aziende e centinaia di negozi, regalando nuovi clienti alle narcomafie. Vorrei ricordare che uno dei pochi referendum che ha avuto la partecipazione popolare necessaria per l’approvazione, nell’anno 1993 è stato proprio quello sulla liberalizzazione della cannabis. E cosa ha fatto la Repubblica Parlamentare? Ha deciso di negare, con la forza dei governi di destra l’opinione del popolo. Va anche precisato che il tema, oggi, è la cannabis light che ha avuto un forte effetto sostitutivo della cannabis illegale, come dimostrano gli studi disponibili. Ancora una volta, il diritto penale viene usato come strumento di propaganda.

I Verdi italiani hanno fatto bene a opporsi in Parlamento. Dal mio seggio in Europa, chiederò che l'Unione intervenga per consentire il libero scambio della cannabis, come prodotto coltivabile e vendibile all'interno del mercato comunitario. Ricordo che le sigarette uccidono oltre 90.000 italiani ogni anno e che l’alcol ne uccide molti di più, molti proprio per il principio invocato dai parlamentari nella notte: gli omicidi alla guida ubriachi. Quindi l’obiettivo è la difesa della salute o la propaganda?

]]>
Sat, 3 Aug 2024 00:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/461/cannabis-light-illegale-2024-nuovo-ddl-sicurezza ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Il dramma della siccità in Sicilia https://www.ignaziomarino.it/post/459/il-dramma-della-siccita-in-sicilia

Oggi, uno dei più importanti quotidiani del mondo, il New York Times, pubblica in prima pagina il dramma di una delle nostre regioni più importanti, la Sicilia

]]>
Wed, 24 Jul 2024 00:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/459/il-dramma-della-siccita-in-sicilia ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Curiamo l’Europa https://www.ignaziomarino.it/post/458/curiamo-l-europa

Quando ho scelto di candidarmi alle Europee ho pensato che una frase più di tante altre mi avrebbe potuto rappresentare: curiamo l'Europa

Ho pensato che avrei potuto mettere a disposizione la mia esperienza professionale, di chirurgo nei due continenti e di Sindaco di Roma, per portare una voce forte sui principali temi e le sfide che ci aspettano nei prossimi 5 anni.

In parlamento ho trovato altri grandi professionisti da tanti Paesi Membri e ho la certezza che potremo realmente fare la differenza, e lavoreremo ogni giorno per guidare la transazione ecologica, cambiare le regole di accoglienza per l'immigrazione, trovare traiettorie che portino alla pace e soprattutto tutelare la sanità pubblica.

Non vi deluderemo, non vi deluderò.

]]>
Thu, 4 Jul 2024 00:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/458/curiamo-l-europa ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Elezioni europee: grazie a tutti voi! https://www.ignaziomarino.it/post/446/elezioni-europee-grazie-a-tutti-voi

Carissime, carissimi, è stato un viaggio intenso e appassionante.

Sono grato a tutti voi per ciò che mi avete insegnato nelle scorse settimane e per il sostegno che mi avete offerto. Tutto questo si trasformerà in lavoro e impegno, come ho sempre fatto.

Sto già studiando per la prima riunione del Gruppo Greens/EFA alla quale parteciperò a Bruxelles domani pomeriggio.
Farò di tutto per rappresentarvi con la massima integrità e serietà, e nelle prossime 48 ore risponderò anche a tutti i messaggi privati che mi avete inviato in queste ore così belle e intense.

Intanto vi abbraccio e vi ringrazio.

]]>
Tue, 11 Jun 2024 00:00:00 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/446/elezioni-europee-grazie-a-tutti-voi ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
L’anastilosi alla Basilica Ulpia e lo strano imbarazzo di La Repubblica https://www.ignaziomarino.it/post/489/l-anastilosi-alla-basilica-ulpia-e-lo-strano-imbarazzo-di-la-repubblica

Sono a Roma da qualche giorno e il quotidiano La Repubblica di oggi, 4 Gennaio 2024, annuncia sulla prima pagina nazionale una notizia e ne trascura un'altra.

La notizia annunciata, con un messaggio negativo, è lo straordinario lavoro compiuto dagli archeologi della Sovrintendenza Capitolina di Roma per realizzare l'anastilosi di due ordini di colonne appartenenti alla Basilica Ulpia nel foro dell'imperatore Traiano. Mi ha colpito il fatto che l'annuncio sia principalmente concentrato sulla figura del donatore, Alisher Usmanov. Viene ricordato che la donazione seguì una cena avvenuta nel 2015 su invito del sindaco Ignazio Marino (una delle cene per le quali venni rinviato a giudizio per peculato e poi assolto, indagine utilizzata dal PD per far dimettere i propri consiglieri e cadere la mia Giunta) e poi vengono ricordate altre due donazioni di Alisher Usmanov per il restauro della Fontana dei Dioscuri, di fronte al Quirinale, e per la sala degli Orazi e Curiazi nei Musei Capitolini. Quest'ultima sala è importante non solo dal punto di vista artistico, ma anche da quello della vita dell'Unione Europea. In quella sala il 25 marzo del 1957 furono firmati i “Trattati di Roma”, istitutivi della Comunità Economica Europea e il 25 marzo 2017 Roma riunì i capi di stato dei paesi dell'Unione Europea in quella stessa sala, restaurata con il denaro di Alisher Usmanov, per celebrare il sessantesimo anniversario dell'atto che portò alla costituzione dell'Unione Europea.

A parte le imprecisioni dell'articolo in cui si legge che le donazioni per i restauri avvennero nel 2017, mentre avvennero su mia sollecitazione al filantropo Alisher Usmanov nel 2014, e a parte oscurare il ruolo che il Sindaco della Capitale dovrebbe avere anche nell'attrarre mecenati per gli scavi archeologici e la preservazione dei beni artistici della Capitale (quando mi insediai nel 2013 Roma non aveva neanche un conto corrente dedicato a ricevere le donazioni per la Sovraintendenza Capitolina), la giornalista insiste sul ruolo di Alisher Usmanov come amico di Vladimir Putin. Di recente Silvio Berlusconi, orgoglioso amico di Vladimir Putin, è stato ricordato con un lutto nazionale di tre giorni ma la presunta amicizia con il leader della Russia è invece valsa a Alisher Usmanov la critica per il suo gesto di filantropia.

Infine, un dettaglio che la giornalista di Repubblica non ricorda, a quella cena che ella ricorda del 2015 partecipò anche il Direttore di Repubblica Roma Giuseppe Cerasa (che si offrì di scegliere i vini) e il Presidente del CONI Giovanni Malagò che invitai in quanto Alisher Usmanov era il Presidente in carica della Federazione Internazionale di Scherma.

Perché questo lungo racconto? Perché essendo a Roma da qualche giorno ho potuto scattare le tre foto di questo post. In una si "rivede" il banco abusivo di caldarroste a Piazza Navona che io feci rimuovere e che, ovviamente, non ha concessioni né paga l'occupazione del suolo pubblico, in un luogo sorvegliato dalla Polizia Municipale. Nelle altre due si possono apprezzare i lavori di uno splendido restauro archeologico di un filantropo insignito dal Presidente Mattarella con l'Ordine del Merito della Repubblica Italiana, la più alta onorificenza civile in ambito artistico-culturale che il Quirinale possa conferire.

Per Repubblica la notizia negativa da prima pagina è la seconda

 

]]>
Thu, 4 Jan 2024 19:14:30 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/489/l-anastilosi-alla-basilica-ulpia-e-lo-strano-imbarazzo-di-la-repubblica ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
AS Roma’S stadium flop (Pallotta era) and more... https://www.ignaziomarino.it/post/490/as-roma-s-stadium-flop-pallotta-era-and-more

(by Marcel Vulpis) - "In four years (in the 2016/17 season, nda) Roma's new stadium." This is what James Pallotta (who became president of the Giallorossi club in 2012) said at a press conference on December 30, 2016.

The topic was the presentation of the location of AS Roma's future stadium (i.e., the Tor di Valle area) in the presence of mayor Gianni Alemanno at the "Bernardini" center (in Trigoria) and, by videoconference, of the president James Pallotta from Florida (inside the Orlando amusement park), together with the young Roman builder Luca Parnasi.

Since then, it has been an obstacle race passing through as many as 4 mayors and 2 presidents of AS Roma (first James Pallotta then the group founded by Dan Friedkin).
The American businessman Dan Friedkin bought the AS Roma group (for 591 million euros) from Pallotta himself, on the night of August 5-6, 2020, after 8 years of management by the owner of the hedge fund Raptor.

Then came the announcement, on December 26, 2021, 3,313 days after the start of the stadium project at Tor di Valle. In fact, on that date, the Board of Directors, already in Friedkin's traction, approved the halt of the process because "the conditions no longer existed to confirm the interest in the use of the stadium to be built as part of the current real estate project relating to the Tor Di Valle area, the latter project having become impossible to execute."

The news was also commented on on social media by former Roma president James Pallotta, who had initiated the project under consideration: "I feel terrible for Rome and Roma. Some idiot (you know who I am talking about) ruined this great project for everyone. Sad." An investment, which, according to many insiders who worked on the dossier, burned through at least 60-80 million euros (between design, strategic consulting, etc.). And almost 11 years after that press conference in Orlando, there is still no sign of the foundation stone or the first construction site.

But let's go back in time. On June 10, 2013, university professor and former PD senator Ignazio Marino was elected mayor of Rome, getting 63.9 percent of the vote in a runoff against the center-right candidate and outgoing mayor (Gianni Alemanno). On June 12, 2013, Prof. Marino, again, officially took office as mayor of Rome (meanwhile, on December 8, 2013, Matteo Renzi, currently the founder and leader of the "Italia Viva" party in Parliament, was elected secretary of the Democratic Party with 67.5 percent of the vote).

At the time of his election (at that historical period, the secretary of the PD, the reference party of the center-left coalition, was the "regent" Guglielmo Epifani, after Pier Luigi Bersani's resignation on April 20, 2013), as pointed out in his personal website profile, Marino "found Rome on the brink of bankruptcy. In 2013, the city was in the "red" with a loss of 888 million euros, just as the public transportation system had a loss of 951 million euros. During his term, the leftist politician managed to balance both budgets."
On October 12, 2015 (i.e., after a little more than 2 years), the Ligurian-born politician (now 68) resigned due to a false accusation of a scandal over some institutional expenses that had been made by the Five Star Movement (M5S) and Fratelli d'Italia (FdI) opposition parties, although he later withdrew his resignation on October 29. The following October 30 he was ousted from office after 26 of the 48 members of the City Council resigned. On Oct. 31, 2015, Ignazio Marino was replaced by a commissioner appointed by the government at the time (before leading up to the election of Pentastar mayor Virginia Raggi in 2016).

On this unpleasant surprise ending, former mayor Marino, who has long since returned to work in the States (again in the medical-scientific field), has repeatedly intervened in the newspapers (mainly of political slant), while on the reasons that led to the failure of the Roma stadium project at Tor di Valle, an integral part (in alternating phases) also of his political action (in his capacity as mayor of the Capital of Italy), until now he had not provided a precise reconstruction.

Entrepreneurship, business and politics, have been strongly intertwined in the course of this history, which sees AS Roma, still today, even with a new president (Dan Friedkin), without a "home" of its own (also because, in the meantime, the Friedkins have chosen to abandon the Tor di Valle area for that of Pietralata). For the record, the new star-studded owners (as well as Pallotta at the time) have also stated that they can deliver the new facility in just over 3 years (by 2026). But there are many who argue that this will not be the timeframe, and they are also waiting for the outcome of the awarding of the 2023 edition of the Expo, where the city of Rome is a candidate (along with the South Koreans of Busan and the Saudis of Riyad), to understand the related developments. In recent weeks, in fact, the most important entertainment festival in the capital of the Saudi Kingdom, the brand "Riyadh Season," chose to invest on AS Roma's jersey for a two-year budget of 25 million euros. An operation that has created strong unease in the management of the Bid of Roma2030, but especially in the "house" Municipality of Rome, clearly sided with the Foundation led by the experienced DG Lamberto Mancini (former general director of the Touring Club Italiano and the Fondazione Cinema per Roma, as well as CEO of Lingotto Fiere and Cinecittà Studios).

A victory of the Riyadh project, in fact, with the jersey of the Giallorossi club, sponsored precisely by a Saudi brand, could create, at the awarding stage, more than a few stomach aches. It is no coincidence that, for several days now, English bookies are no longer accepting "bets" on the victory of the capital of the Saudi Kingdom.

Returning to the subject of facilities, the Roma stadium file is on the table of the 4th mayor (since 2012 to date) called upon to act on this operation: namely Roberto Gualtieri (PD), elected "first citizen" on October 21, 2021. And it is not certain that at the end of his term of office (at the end of 2026) he will have managed to close this file, turning the idea of the new stadium into a real "urban legend," of which, unfortunately, the word "end" is unknown.

About this and about what happened at the level of internal politics (especially in the PD), in the city council at the time, we talked extensively in this exclusive interview with former first citizen Ignazio Marino (pictured in the foreground)*, who strongly emphasized, at several points, how the failure of the stadium project in Tor di Valle turned into, among other things, a serious loss in terms of opportunity for the entire city (a 1.2 billion euro "exhibitions" plan vanished into thin air, due to a number of responsibilities, including political ones).

 

Q: Prof. Marino, going back to your experience as mayor of "Roma Capitale," in retrospect, why is it so difficult to build a stadium in Rome?

A: Rethinking the city also means making it attractive to foreign private capital, which can be used to develop new infrastructure and services. A strategy that also brings with it new job opportunities - so necessary in Rome and Italy today. With this in mind, in 2014, I immediately listened to the president of the AS Roma football club, James Pallotta, when he told me he wanted to build the new stadium owned by the team. This was the largest private investment in the capital city, amounting to more than 1.2 billion euros. Of this, we demanded that 320 million be allocated to the construction of important infrastructure works for the city. The other resources were earmarked for the construction of a "business district" designed by one of the world's leading exponents of deconstructivism, architect Daniel Libeskind, the same one whose project had previously won the international competition to redesign "Ground Zero" in Manhattan after the destruction of the World Trade Center Twin Towers on September 11, 2001. His very elegant design was based on a graphic elaboration of "ashlars," the stone blocks of Roman buildings, and took up a drawing by Giovanni Battista Piranesi, which Libeskind was able to break down into 3 towers intended to recall the materials of ancient Rome's historical origins.

Q: At one point in your tenure, it seemed to be going smoothly with regard to this project, then what happened?

A: In the fall of 2014 it suffered delays due to the slow decision-making of political parties, especially the Democratic Party. With the councillor for Urban Planning, Giovanni Caudo, we indicated right away that we wanted more than half of the 60,000 planned spectators (in terms of capacity, nda) to be able to reach the stadium by rail, metro or train, so as to avoid the automobile chaos that is created in Rome every time there is a match at the Olympic Stadium, which lacks a rail transport network. In early September 2014 I convened the Giunta to vote on the project and submit it to a vote of the City Council. The day after the Giunta's vote, not only the oppositions but also several members of the majority, particularly from the Democratic Party, began to express doubts and conflicting opinions about both the idea of AS Roma's private stadium and the site where it was to be built. The alleged hydrogeological risk became the "mantra" around which the project was wrapped in the media, and it was useless to repeat that the only authority in charge, the Tiber Basin Authority, had ruled out any such risk. But the path did not announce itself as simple: meeting after meeting, Mirko Coratti, president of the then City Council, announced that he was bringing the stadium issue to a vote, but there was always something blocking the process. Who knows what discussions were taking place outside the Chamber. The declaration of public interest in the project was then voted on Dec. 22, 2014.

Q: Wasn't what happened to former president Pallotta, that is, investing millions of euros never getting to see the stadium come to life, in the end, in your opinion, an own goal for the entire socio-economic fabric of Rome?

A: James Pallotta, who had already started work on the executive project (in which he invested his own funds amounting to tens of millions of euros), also involving international partners such as the investment bank Goldman Sachs, was very alarmed by the incomprehensible delays. Therefore, he asked me for a new meeting, which took place on September 11, 2014.
On that occasion he showed me, commenting on them, a series of English translations of Italian press articles reporting the hostility of the Democratic Party: "Look, Mayor Marino, city councilman Panecaldo said…., …. Member of Parliament Lorenza Bonaccorsi said…." I explained to him that many Italian politicians would say anything to get a small photo and a few-line interview in the local newspaper chronicle and that, in most cases, they had not studied the technical documentation of the project. I confirmed my commitment to complete the City Council's evaluation of the project within 10 to 12 weeks. Three months later, having taken this last step, with the vote in the Capitol on December 22, 2014, I immediately transferred all the material to the Lazio Region for the necessary evaluations. Ten months later, on October 31, 2015, at the time of my departure with the famous resignation of the PD councilors in front of a notary, the Lazio Region had not even convened the services conference to evaluate the stadium documentation. Administrative uncertainty is the worst condition for private investors, especially those investing from abroad. If the passage of time is not considered an important variable, there is a risk of driving away investors who do not approach Rome, which is considered an unreliable administrative environment, governed by logics that are not those of the competitive free market but are reminiscent of those of fiefdoms and feudal lords who seem all the stronger the smaller and more closed the fiefdom remains.

Q: More generally, what difficulties have you encountered in the course of your operation when trying to attract new foreign investors not only in soccer? Are we a technically and/or bureaucratically difficult country?

A: Bureaucratically difficult is an understatement. I will tell you an anecdote. In December 2014, I obtained from a foreign entrepreneur the promise of a large sum, 2 million euros, to restore the columns of the Ulpia basilica in the Forum of Trajan, a restoration to be completed with those private funds by the end of 2023. He not only kept his promise but also disbursed the first 500,000 euros within a week of our interview. Six months later I thought he had not kept his promise and wanted to check. After a day of research in the Capitol administration, I discovered that he had paid that substantial sum immediately, seven days after our interview, and had sent them to the Capitol's bank account with the reason "as per agreement with Mayor Marino." No one had noticed, so no one had warned me, and I, six months later, had to apologize to the donor for not even saying "thank you." Moreover, I found out that the Capitol did not even have a bank account dedicated to philanthropic donations. All this is unfortunate because, on the other hand, Roma Capitale has exceptional professionalism, for example, that needed to carry out a restoration project as impressive and delicate as the one for which I had asked -and obtained- the support of the foreign philanthropist.

Q: If you could go back in time, again regarding AS Roma's stadium project, what would you concretely change in your strategy? Were there also moments of "friendly fire" on this specific issue or not?

A: About the friendly fire I have already spoken. If I had to go back, I would summon the citizenship at the Olympic Stadium and I would list by first and last name all the politicians who for one reason or another created delays, obstacles, and worked not to realize such an important work in a transparent way, exciting for the fans and very useful to the economy of the Capital. In short, I would involve the citizenry in a participatory project outside the closed rooms of politics.

Q: What is your comment with respect to the management of the new mayor Roberto Gualtieri?

A: As you know I live and work in a clinical and academic setting 8 thousand miles away (in the States, nda). I can only say that in October (2023, nda) I was in Rome and found the city incredibly dirty, and to get home from the barbershop I had to walk over an hour because there was a public transport strike and it was not even possible to find a cab. From the next day I took my bicycle back and fell twice because of the potholes. In addition, I saw with pain the return of street vendors and expanses of tables even in the most prestigious places in Rome, such as near the Pantheon.

Q: Can you tell us more about the phrase you posted some time ago on Facebook" "kicked out." Did you have it in for the PD of the Renzian period? How did they "resign" you after 28 months in office? Wasn't a dangerous democratic "vulnus" created in this case?

A: The Democratic Party did not tolerate my presence on Capitol Hill and would have been willing to any action in order to get rid of an administrator whom they called honest but who did not meet the standardization that the Party leadership desired. Free and independent minds are not welcome and, above all, those who, instead of the party line of command, use merit-based criteria for the selection of the ruling class are not welcome. It had not even been four months since my election in June 2013 that, in a few weeks, I had initiated new solutions for the housing emergency of the poorest, closed Via dei Fori Imperiali to private traffic, closed the Malagrotta landfill (which had been open for fifty years), and already the local and national media were describing the conflict between the Democratic Party and its own mayor.
On Oct. 24, 2013, the newspaper La Repubblica headlined "Marino under indictment," and the President of the City Council, politician Mirko Coratti (PD), warned from the national pages of that newspaper that the decision of the Council establishing new criteria for appointments in municipal bodies and companies could not be discussed in the Council because, Coratti threatened, "If we question it now, the budget will not pass." That act proposed to select the top figures of the companies controlled by the municipality with instruments of public, transparent competition, to thin out appointments and to exclude former mayors, city and regional councilors, and parliamentarians: measures that did not excite the PD or the other parties at all. In the 28 months of my government, the political parties never allowed that act to reach the Council chamber to be approved, rejected or at least discussed.
But who could have imagined that in order to bring down the mayor of Rome, the resignation of an unprecedented and new alliance of councilors from the Democratic Party and some elected in the heir coalition of the Italian Social Movement (MSI) would be resorted to at a notary? An alliance that created shame and disgust among voters, but found support in the words of Marco Causi, an influential Democratic Party deputy, who on November 20, 2015 went so far as to declare that: "…it is necessary to involve the broadest layers of the population without distinction of political color. In Sicily MSI and PCI were allied against the Mafia."

Q: In summary, last question: will we see you again in politics or, by now, is it an experience ended for good? If so, in what container? Have you had, for example, contact with the new secretary Schlein? Do you see a leftist PD again?

A: I do not know Secretary "Elly" Schlein (elected last March 12, 2023, nda) and she has never sought me out. The PD has given up its commitment to everything that makes us equal, from health care to public schools, and is divided not only on civil rights but also on social rights. It is a party in which the secretary claims (and I am convinced she means it) to be against armaments and against incinerators, but then wants to build the largest incinerator in Europe in Rome and votes to increase spending on armaments. As it is written in the Bible, in the book of "Qoelet," "there is a time for everything," and "today is not for me the time for this politics."

Original article on sporteconomy.it

]]>
Fri, 10 Nov 2023 18:19:33 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/490/as-roma-s-stadium-flop-pallotta-era-and-more ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Il grande raccordo anulare delle bici di Roma https://www.ignaziomarino.it/post/491/il-grande-raccordo-anulare-delle-bici-di-roma

Sin dall’inizio del mio mandato di Sindaco di Roma mi impegnai in azioni di valorizzazione dell’ambiente. Chiusi Malagrotta, la discarica più grande d’Europa che avrebbe dovuto chiudere entro il 31 dicembre 2007, ma che invece rimaneva sempre aperta. Malagrotta copre una superficie di duecentoquaranta ettari, uno spazio grande quanto trecentoquarantatre campi di calcio regolamentari. Immaginatevi una superficie ampia quasi trecentocinquanta volte lo stadio Olimpico di Roma e colma di rifiuti. Nei periodi estivi, con tutti quei rifiuti in decomposizione l’area di Malagrotta diventa nauseabonda e particolarmente malsana e l’intera montagna d’immondizia è visibile a chilometri di distanza dal volteggiare di decine di migliaia di gabbiani. Uno scenario infernale. Malagrotta avrebbe dovuto essere risanata e trasformata in area verde a spese dei privati che per oltre cinquanta anni avevano accumulato profitti versandovi milioni di tonnellate di rifiuti. Mentre scrivo apprendo che ancora una volta l’Italia permette di deturpare l’ambiente senza neanche chiedere ai privati di riparare, come prescrive la legge. L’emungimento del percolato e il cosiddetto “capping” di Malagrotta, che attendono l’avvio da dieci anni, verranno eseguiti con duecentocinquanta milioni di euro dei contribuenti. E Comune, Governo e Regione celebrano questo evento come un successo, mascherando quello che è: una disastrosa sconfitta ambientale e finanziaria ed un ulteriore dono ai privati.

Aprii la Metro C che oggi permette a decine di migliaia di persone di spostarsi senza l’automobile. E non fu facile. Quando, partecipando a una riunione per definire i dettagli del collaudo, compresi che per alcuni inaugurare le prime quindici stazioni della terza linea metropolitana della Capitale nel 2014 oppure nel 2015 fosse la stessa cosa, m’infuriai e persi letteralmente la pazienza. Posso sopravvivere per diversi giorni soltanto bevendo acqua, pensai, e quando entrai nell’ufficio del direttore generale del Ministero per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi e il Trasporto Pubblico Locale, il pomeriggio dell’8 ottobre del 2014, dichiarai che non mi sarei mosso di lì se prima non avessi avuto la lista di tutte le carte che dovevano essere verificate per arrivare all’inaugurazione della nuova metropolitana nel più breve tempo possibile. Pretesi una data certa entro la quale completarne l’esame e far salire i passeggeri sui nuovi treni. Come spesso accade in Italia, dove l’ingarbugliarsi di norme nazionali e regionali e l’inesistenza di percorsi burocratici chiari e intellegibili permettono a quasi tutti di lavarsi le mani di un problema, nessuno sembrava essere responsabile dei ritardi. Chi diceva che era responsabilità dell’azienda dei trasporti di Roma, l’ATAC, chi sosteneva che fossero ritardi imputabili alla Regione Lazio, chi attribuiva la colpa alle aziende costruttrici e chi al Ministero. Non mi mossi di lì e rimasi chiuso nell’ampio ufficio del direttore generale sino a notte, quando ottenni che si istituisse un gruppo di lavoro riunito a oltranza, e un mese dopo, il 9 novembre 2014, inaugurammo le prime quindici stazioni.

A Roma vi è un reale bisogno d’investimenti nel trasporto pubblico, specialmente su rotaia, e nel trasporto alternativo, come le ciclabili e il car sharing. Roma è vittima di errori strategici, o forse di scelte consapevoli, compiute dalle amministrazioni che dagli anni ’50 favorirono il trasporto privato a discapito di quello pubblico. Un errore che nei decenni portò alla rimozione di molte linee tranviarie. Oggi è necessario investire per ripristinare i tram in modo da offrire un’alternativa al trasporto privato sulla propria auto o sulla propria moto. Roma è la città con il maggior numero di veicoli a motore di tutto il continente europeo: settecentoquaranta mezzi privati ogni mille adulti a Roma, duecentocinquanta a Parigi, trecentoquattordici a Londra. Questo dipende dalla scarsità dei servizi di trasporto pubblico frutto, appunto, delle scelte del passato.

Tutti conoscono il mio rispetto per l’archeologia e l’interesse per la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. All’inizio del 2015, quando venni a conoscenza del dettagliato e straordinario lavoro svolto dai cittadini di Roma, grazie all’iniziativa e al coordinamento di VeloLove, ne fui subito entusiasta. La loro visione di una infrastruttura di alto valore sociale, culturale, economico e ambientale superava la mia visione, più concentrata sulle singole vie ciclabili. Finalmente, invece di suscitare dibattiti sterili e inconcludenti, quell’idea trovò l’immediato sostegno di comitati, associazioni e istituzioni: Legambiente, Touring Club Italiano, Vivilitalia, Free Wheels Onlus, Open House Roma, TeamDev, Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma Natura. Tutti uniti nel sostegno a un progetto visionario e semplice insieme. Ecco, il Grande Raccordo Anulare delle Bici nella mia immaginazione fu come vedere l’intera Capitale ricomposta in una gigantesca opera di Kintsugi: l’arte giapponese che permette di riparare oggetti ridotti in frammenti, più o meno grandi, unendoli con colla e polvere d’oro. Così l’oro indica ed evidenzia le fratture e le arricchisce nel ricomporle. In America avevo conosciuto una chirurga di origine caraibica con cui avevo lavorato molto in sala operatoria. Nell’estate del 1988, fui felice di invitarla a venire in Italia. Giunta a Roma, la portai ai Fori e le spiegai, passo dopo passo, la magia di quei luoghi intrisi di storia. In una bellissima giornata di sole, con l’aria tersa e il cielo azzurro senza una nuvola, passeggiammo e parlammo a lungo nello spazio che tante volte poi, tra il 2013 e il 2015, avrei osservato dagli uffici del Campidoglio. Usciti dall’area degli scavi il volto di Velma s’incupì, con quello stesso sguardo severo che ero abituato a riconoscere sopra la mascherina da chirurgo quando qualcosa in sala operatoria la preoccupava. Mi guardò e mi disse: “Ma come vi è venuto in mente di costruire un’autostrada a quattro corsie proprio fuori di qui”. In tanti si erano posti la stessa domanda. Anche molti sindaci e amministratori prima di me, ma nessuno aveva osato agire. Andare fino in fondo significava rischiare il consenso pubblico: e quale politico di professione è disposto a farlo? Tanti progetti, tante parole, tante enunciazioni teoriche, tante promesse ma alla fine nessuna scelta e azione conseguente. Meglio non rischiare. Ebbene, il 3 agosto del 2013, poco più di un mese dopo la mia elezione, Roma riconsegnò al mondo il pieno e libero godimento di via dei Fori Imperiali con l’avvio del percorso di pedonalizzazione dell’area archeologica centrale. La prima idea di creare il parco archeologico più grande del mondo unificando un’area vastissima, dal Foro Romano sino alle Terme di Caracalla e all’Appia Antica fu denominata “Piano per la sistemazione della zona monumentale riservata di Roma” e venne inserita in una proposta di legge di Guido Baccelli nel 1887. Non si realizzò. Quell’idea dell’800 venne ripresa nel XX secolo da personaggi come Giovanni Giolitti e Antonio Cederna. Con i sindaci Giulio Carlo Argan e Luigi Petroselli si proibì di percorrere in macchina lo spazio tra il Colosseo e l’arco di Costantino. Altri sindaci invece ne parlarono con convegni, articoli su quotidiani e settimanali, dibattiti televisivi e persino con affermazioni nette accompagnate dalla stampa di piantine tascabili da distribuire alla popolazione. Ma niente di fatto. Per decenni si è continuata a considerare via dei Fori Imperiali come una qualsiasi altra strada di Roma e il Colosseo come una rotonda spartitraffico, straordinaria per imponenza e bellezza, ma pur sempre con la funzione di rotatoria, pari a quelle che si possono vedere nelle periferie delle grandi aree metropolitane di Los Angeles.

D’altra parte, se Londra, Berlino, Los Angeles o New York avessero avuto il Colosseo, certamente non l’avrebbero utilizzato come una rotonda spartitraffico. Che gioia vedere finalmente quell’autostrada trasformata in uno spazio a disposizione di migliaia di persone che oggi, ogni giorno, lo percorrono a piedi o in bicicletta.

Il Grande Raccordo Anulare delle Bici sarà molto più di questo. Sottrarrà l’Appia Antica alla morsa del traffico a motore, permetterà di congiungerla al Colosseo, pedalando per pochi minuti in sicurezza. E ancora di più. Si potranno raggiungere gli spazi più affascinanti della Capitale con un percorso pianeggiante. Un corridoio verde che collega l’Appia Antica al Maxxi di Zaha Hadid, la street art del Quadraro e di Tor Pignattara al Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, ma anche ai parchi della Caffarella e degli Acquedotti, Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani, i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone, incrociando in più punti diverse stazioni ferroviarie e le tre linee della metropolitana. Quando chiusi al traffico privato Via dei Fori Imperiali e Piazza di Spagna molti protestarono e altri protesteranno per il Grande Raccordo Anulare delle Bici, quando si sottrarranno alcuni chilometri di alta viabilità urbana alle automobili. Ma, ne sono certo, in pochi anni tutti applaudiranno a un’opera di “ricucitura ciclabile”, al Kintsugi urbano che stupirà turisti e soprattutto Romane e Romani, quando scopriranno che possiedono un parco archeologico immenso impreziosito da immagini bucoliche, con i pastori e le pecore in scenari inimmaginabili a pochi chilometri dal traffico assordante (e inquinante, con le sue polveri sottili).

Articolo originale su Ecosistema Urbano

]]>
Fri, 27 Oct 2023 18:51:25 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/491/il-grande-raccordo-anulare-delle-bici-di-roma ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Denialism and repression of memory, Priebke’s corpse still questions us https://www.ignaziomarino.it/post/492/denialism-and-repression-of-memory-priebke-s-corpse-still-questions-us

On 11 October 2013, the former SS captain Erich Priebke, sentenced to life imprisonment for the Fosse Ardeatine massacre, died more than a hundred years old in his home in Rome. The transfer of the body was refused by Argentina and Germany and, on 15 October, the Vicariate of Rome denied the funeral would be held in the churches of the capital.

The funeral ceremony was performed secretly in Albano, in the Lefebvrian community which included bishops who had denied the existence of the gas chambers. During transport, the coffin was escorted by a crowd of nostalgic Nazi-fascists and punched and kicked by demonstrators removed by the police, so much so that, to avoid clashes in the imminence of the anniversary of the roundup of the ghetto, the Prefect of Rome decided that the body was secretly taken to the military airport of Pratica di Mare and from there to an island, within the walls of an abandoned prison, under a nameless cross, in the protection of a state secret that still remains to avoid episodes of cult or of defacement of the tomb.

It comes back to mind The king and the corpse, an Indian fable that was brought back to us in the splendid prose of the German religious historian Heinrich Zimmer, who died in 1943 after being forced into exile by Nazi persecution. In order for his soul to win over evil, a very powerful king found himself having to make an initiatory journey into the darkness inhabited by spirits, cut the rope that kept the corpse of a hanged man hanging from a tree, carry it on his shoulders to the city and give him burial. But every time, before the epilogue, the body would revive and emit a shrill laugh and then fly back to the branch of the tree, as if inhabited by a ghost. The story repeated itself twenty-four times, and each time the corpse, before disappearing, asked the king to solve a riddle. Only when the king renounced the presumption of the answer, and accepted his own confusion, did the ghost give up and abandon the corpse, which finally returned to an inert, harmless body, of which it became possible to return it to the earth and, with it, the liberation .

Priebke’s corpse profoundly questions the democracy of a country that allowed the torturer of Via Tasso, responsible for the reprisal shooting of 335 people rounded up at random, to live in a comfortable residence, having been kindly granted house arrest even though he had never showed the slightest sign of repentance, and even presided over the jury of a beauty contest a few years before his death. Ten years after that death, in a progressive rarefying of the collective need for memory, the president of the Senate is the one who, having recently taken office, was able to define the SS Bozen battalion, responsible for the Ardeatine massacre, as a «musical band of semi- pensioners”, without there being any institutional consequences. Yet, in an interview-testament collected in seven pages and in a video, made public a few hours after his death, the former SS lieutenant had denied nothing; Indeed, he had stated that «loyalty to one’s past is something that has to do with our beliefs. It’s about my way of seeing the world, my ideals, what for us Germans was the Worldview and which still has to do with the sense of self-love and honor.” The story of the Shoah, he stated in that legacy, is nothing but “manipulation of consciences”, because “the new generations, starting from school, are subjected to brainwashing, obsessed with macabre stories to subjugate their freedom of judgement”.

Having taken note of the decision of the then mayor of Rome, Ignazio Marino, to prohibit, in agreement with the Police Headquarters and Prefecture, any public funeral, Priebke’s lawyer declared that the body would be transported to Argentina, to Bariloche, so that it could rest next to that of his wife in the charming mountain town which, thanks to the Odessa organization (organization of former SS members) and complicity in the Vatican, had become a refuge for Nazi hierarchs fleeing European trials in the immediate post-war period. Among these, Josef Mengele and Adolf Eichmann.

Fate – or perhaps the specter of the corpse that poses riddles to the king – meant that Priebke’s burial was decided by the son of Jacobo Timerman, the great Argentine journalist of Jewish origin persecuted by the coup junta which in 1976 caused thirty thousand to fall into thin air desaparecidos, many of them Jews, suspects as such in the eyes of those who, in the God-Homeland-Family triad, had been nourished by anti-Semitic ideology. Héctor Timerman, then Foreign Minister of the Buenos Aires government, gave orders to reject any procedure that could allow “the body of the criminal Erich Priebke to enter the country”. His words, entrusted to Twitter, went around the world, and when the Prefect of Rome Giuseppe Pecoraro believed he could resolve the dilemma by sending the body to Germany, Priebke’s homeland, he had to face the refusal of the mayors of four cities and cemeteries German soldiers, because the former SS man had not died in the war.

A dead body that no one wanted, a corpse for which the Jewish community of Rome had requested cremation and the scattering of the ashes, which was refused by his children. A body which – as Hannah Arendt said of Eichmann – one wishes had never inhabited the planet, and which nevertheless until a few days before his death had walked through the streets and gardens of his Roman neighborhood followed by an escort paid by the State, constantly garrisoned at his home, celebrated on his hundredth birthday by a crowd of neo-fascists who only an uprising on social media could prevent from organizing a public celebration. The reversal of facts, the rewriting of history, the removal of memory, a sneaky denialism that casts its shadow on the reality we live in, looking for shortcuts, conspiracies and culprits to deny or ridicule the profound crises that afflict us – climatic, social, cultural , of rights, of representation. This is the corpse that our democracy must carry on its shoulders, until it definitively chases away the specter that continues to inhabit its body.

Original article breakinglatest.news

]]>
Wed, 18 Oct 2023 19:28:33 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/492/denialism-and-repression-of-memory-priebke-s-corpse-still-questions-us ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Il caso Marino e quelle idee sovversive sulla sanità https://www.ignaziomarino.it/post/493/il-caso-marino-e-quelle-idee-sovversive-sulla-sanita

Quando Elly Schlein dice che il Pd lotta per la Sanità pubblica abbiamo l'impressione che sia una vuota formuletta ripetuta a pappagallo, al pari di "salario minimo" (battaglia dei 5Stelle) e "Rdc" (a cui il Pd votò contro), posto che il Pd è stato uno dei partiti che la Sanità pubblica l'hanno devastata (chiedere a Renzi e per il Lazzo a Zingaretti).

Giovedì sera ospite di Damilano a Il cavallo e la torre c'era Ignazio Marino, che del Pd è stato senatore e sindaco e infatti è scappato a Philadelphia. Ricordiamo l'abuso che la micidiale macchina del potere pidino inflisse al sindaco eletto dai cittadini di Roma. A ottobre 2015, 19 consiglieri del Pd guidato da Renzi e presieduto da Orfini si recarono dal notaio e con un atto privato fecero decadere Marino dimettendosi in blocco; ovviamente si guardarono bene dallo sfiduciarlo, ciò che avrebbe comportato uno straccio di spiegazione. I maggiorenti del Pd, tutti "garantisti", volevano la sua testa per la storia degli scontrini (Marino è stato assolto in Cassazione dall'accusa di peculato e falso) e di una Panda in Ztl, menzogne create manipolando dati, come accertato dalla Procura di Roma (istruttivo il film Roma Golpe Capitale di Francesco Cordio, da lunedì su TvLoft). In realtà lo punivano per i suoi pregi: aver chiuso la discarica di Malagrotta, non aver favorito le lobby, essere una brava persona (e l'hanno fatto passare pure per delinquente). Risultato alle Comunali successive: Raggi 70%, Giachetti 30%.

L'altra sera il cold case è stato risolto: il chirurgo Marino è uno che cita Gino Strada invece che Biden, Tony Blaire e altri rottami: "Non ci sono guerre giuste”; fa notare che gli armamenti sono la prima voce nella Finanziaria, tale che non ci sono posti letto, ma “se dovessimo andare a bombardare qualcuno a mille km da distanza abbiamo gli F-35"; afferma che la legge del 1978 che istitui il Ssn è stata violata anche dalla sinistra, quando nel 2001 "si frammentò il Sistema sanitario nazionale in 21 servizi sanitari". A ciò Marino, questo pericoloso sovversivo, dà una spiegazione che è un esempio di parresia: "Sta diventando residuale tutto quello che ci rende uguali. L’uguaglianza, questo ferrovecchio: meglio "differenze" e "trasversalità", che lasciano tutto com'è.

Articolo originale su ilfattoquotidiano.it

]]>
Mon, 16 Oct 2023 19:49:06 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/493/il-caso-marino-e-quelle-idee-sovversive-sulla-sanita ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Roma chieda scusa a Piero Angela https://www.ignaziomarino.it/post/495/roma-chieda-scusa-a-piero-angela

Oggi, essendo a Roma per qualche giorno, pensavo di andare a rivedere i meravigliosi spettacoli notturni che con la regia di Piero Angela realizzammo dal 2014 nei Fori di Augusto e Cesare.

Aprendo il sito https://www.viaggioneifori.it/en/ sono rimasto di stucco: SOSPESI DALL'ANNO 2022!!! Ma come: si chiude uno spettacolo culturale che tra l'altro porta profitto al Comune?

Solo nei primi 6 mesi del 2014 Roma offrimmo quello spettacolo a un totale di 110.000 spettatori con un incasso di un un milione e 200mila Euro a fronte di un investimento iniziale di 800mila euro! Roma ha potenzialità uniche al mondo nel settore della cultura. Una ricchezza di beni archeologici da valorizzare per l’umanità, creando nuovi posti di lavoro e nuove risorse da investire nella cultura.

Sino al 2014, la sera, nella zona archeologica centrale in via dei Fori Imperiali non vi era alcuna attività. Possedere un tesoro unico e fingere di non averlo. Era necessario realizzare un’offerta culturale seria, comprensibile a tutti, che incuriosisse adulti e bambini. Così chiesi aiuto al più grande divulgatore scientifico del nostro Paese.

Piero Angela arrivò in Campidoglio una mattina e appena mi vide il suo volto s’illuminò con un sorriso paterno e sornione. Lo travolsi di parole. Non aveva senso aver chiuso i fori al traffico privato di 40.000 veicoli al giorno per poi lasciarli al buio e senza che divenissero un nuovo salotto per romane, romani e turisti. Proposi a Piero Angela di organizzare all’aperto, nel Foro di Augusto, uno spettacolo serale con effetti speciali e un racconto accattivante come le sue seguitissime trasmissioni televisive.

Piero Angela si entusiasmò e con l’aiuto di Paco Lanciano disegnò un racconto che descrive la vita a Roma nel luogo dove Augusto aveva fatto costruire il Tempio di Marte, per celebrare la battaglia di Filippi e la sconfitta degli assassini di Giulio Cesare, Bruto e Cassio. Un luogo che era centrale nella vita pubblica di Roma perché il Senato deliberò in questo tempio ogni decisione riguardante le guerre, e che lì tornassero i vincitori con le insegne del trionfo.

Il primo spettacolo si tenne la sera dei natali di Roma, il 21 aprile del 2014, duemila anni dopo la morte del primo imperatore di Roma. Le panche di legno ospitavano duecentocinquanta persone ogni ora, dalle ventuno alle ventitré e il racconto si ascoltava in cuffia in ben nove diverse lingue. Gli spettatori attraverso filmati e ricostruzioni multimediali rivivevano i luoghi così come si presentavano all’epoca di Augusto. Lo spettacolo raccontava di una grande civiltà, che ha portato con sé cultura, tecnologia, strade, regole giuridiche, ingegneria, medicina, arte. Scommettemmo su un progetto innovativo e alla fine della stagione ci godemmo il risultato.

Come accennai, centodiecimila spettatori con un incasso di un milione e duecentoventimila Euro a fronte di un investimento iniziale di ottocento mila euro. La scommessa era vinta dal punto di vista della sostenibilità economica ma soprattutto aveva dimostrato che un’offerta culturale di qualità, con un linguaggio diretto che la renda accessibile a tutti, nonostante il rigore scientifico del racconto, può avere grande successo. Al netto dei costi di produzione, il guadagno venne impiegato per realizzare un nuovo racconto di Piero Angela e Paco Lanciano nell’area del Foro di Cesare, offrendo dal 2015 al 2022 un doppio spettacolo.

Il pubblico partiva dalla Colonna Traiana e dal tempio di Venere, attraversava quindi il Foro di Traiano su una leggera passerella di legno e percorreva la galleria sotterranea dei Fori Imperiali, aperta per la prima volta dalla fine degli scavi di Mussolini nel secolo scorso. Un'idea semplice di valorizzazione di un sito archeologico unico, dove – per dirlo con le parole di Piero Angela – “le pietre parlano”. Anche questo adesso è chiuso.

Guardate qui un riassunto di quanto è stato cancellato

Ma perché???

 

]]>
Tue, 20 Jun 2023 19:35:26 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/495/roma-chieda-scusa-a-piero-angela ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Giornata mondiale dell’ambiente https://www.ignaziomarino.it/post/496/giornata-mondiale-dell-ambiente

Durante i miei 28 mesi da Sindaco studiai quotidianamente le evidenze scientifiche e l'aumento in intensità e frequenza degli eventi climatici estremi già in atto in tutto il mondo, che comportano la necessità ineludibile di perseguire una completa de-carbonizzazione energetica

Un imperativo da cui nessun sindaco e nessun governo responsabile può esimersi.

Con la mia Giunta, promossi e partecipai alla maratona Keep Clean & Run, un'iniziativa di sensibilizzazione e mobilitazione contro il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in natura. Ma non pronunciammo solo parole.

Ci impegnammo in progetti innovativi per Roma.

Ho ripetutamente insistito affinché il sistema impiantistico di proprietà della Regione Lazio venisse riparato e reso più efficiente con un investimento dell'ACEA, una società quotata in borsa con un bilancio di quasi 5 miliardi all'anno, in modo da non gravare sulle tasse dei cittadini.

ACEA si era resa disponibile ma ogni tentativo si è arenò sulle scrivanie della burocrazia della Regione Lazio. La cura dell'ambiente e la salute umana sono strettamente interconnesse e reciprocamente influenzate.

Global Warming, inquinamento, perdita di biodiversità, sono pericoli attuali e crescenti, che hanno un influsso diretto sia sulle condizioni climatiche, in termini di incremento di disastri naturali, sia in quelle di salute, in termini di aumento della patologie cardiovascolari, oncologiche e di salute mentale.

Dal 2013 a fine 2015 portai la percentuale di raccolta differenziata da poco più del 25% al 41,2% (Bilancio AMA 2015), elemento determinante per la mia visione: il progetto Eco distretti.

Il piano industriale previsto dalla delibera 52/2015 prevedeva la realizzazione di 4 Ecodistretti, ciascuno con una potenzialità di circa 400.000 tonnellate anno ed un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro ottenendo, grazie all'effetto combinato di riduzione dei costi ed incremento dei ricavi da valorizzazione, una marginalità incrementale di circa 80 milioni di euro per anno dalla loro entrata in esercizio a regime.

Il progetto Ecodistretti non è stato solo raccontato con slides e presentazioni: venne anche avviato. Ad Aprile 2015, abbiamo presentato l'istanza autorizzativa per realizzare un impianto di compostaggio con digestione anaerobica dei rifiuti organici. Con esso si possono trasformare i rifiuti organici delle nostre tavole e dei ristoranti in gas e quindi produrre ricchezza. Tutto venne fermato nel Novembre 2015 ma i progetti e le fonti di finanziamento esistono ancora.

Possiamo davvero cambiare le cose. È necessario che ciascuno di noi metta in campo la cura per la propria città, il proprio paese, l'amore per la bellezza e per la terra. Dobbiamo farlo per chi ci ha lasciato in eredità questo mondo, chiedendo di prendercene cura, dobbiamo farlo per i figli e i nipoti a cui a nostra volta lasceremo il compito di continuare quello che abbiamo iniziato.

]]>
Mon, 5 Jun 2023 19:29:58 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/496/giornata-mondiale-dell-ambiente ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)
Trasporti e fondi statali, Roma penalizzata: le responsabilità di Zingaretti https://www.ignaziomarino.it/post/497/trasporti-e-fondi-statali-roma-penalizzata-le-responsabilita-di-zingaretti

di Ignazio Marino*

Roma, il trasporto pubblico locale sottofinanziato 

L’ottimo articolo pubblicato su affaritaliani.it il 25 Maggio 2023 dal titolo "Trasporti: rubati a romani 36 miliardi" descrive un comportamento illegale della Regione Lazio nei confronti della Capitale d'Italia. Ho usato l'aggettivo illegale perché è contro le leggi dello Stato sul trasporto pubblico, ma dovrei aggiungere anche violento e vessatorio nei confronti di chiunque si affidi al trasporto pubblico a Roma. La Regione Lazio da oltre 15 anni è colpevole del sotto finanziamento del trasporto pubblico di Roma. Alcuni numeri descrivono la situazione meglio di tante parole.

I soldi per i trasporti pubblici a integrazione del costo del biglietto, che in Italia è mantenuto al di sotto del costo reale del servizio (per garantire anche ai meno abbienti il diritto a spostarsi), derivano dallo Stato attraverso il Fondo Nazionale Trasporti. Il Lazio riceve dallo Stato 576 milioni di euro all’anno, la Lombardia 853. Roma ha un territorio di 1.285 chilometri quadrati, Milano 703. Nell’anno 2014 Roma ha ricevuto dalla Regione Lazio 140 milioni di euro, mentre la Regione Lombardia ha destinato a Milano più del doppio, 285 milioni di euro. Addirittura, il finanziamento destinato a Roma dalla Regione Lazio al momento in cui fui eletto sindaco, nel 2013, era pari a zero euro! Zero euro per il trasporto pubblico della Capitale.

Come era possibile che i diversi livelli di governo, nazionale, regionale e comunale si fossero disinteressati di Roma al punto di non finanziare autobus, tram e metro? Ero e sono convinto che la soluzione non possa essere solo economica ma anche strutturale. Roma ha diritto di avere una quota del fondo nazionale per il trasporto pubblico. Per questo proposi ad alcuni senatori di scrivere una norma da inserire nella legge di stabilità del 2014 e risolvere per sempre il problema.

Roma avrebbe avuto ogni anno quanto le spettava per far funzionare autobus, tram e metro senza doversi presentare con il cappello in mano dinanzi al presidente della Regione Lazio per ottenere ciò che le leggi prevedono ma non garantiscono. Convocai una riunione con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente della commissione trasporti della Camera dei Deputati Michele Meta per informarli.

Vennero in Campidoglio nell’autunno del 2013 e quando io proposi di modificare le modalità di finanziamento dei trasporti di Roma con uno stanziamento diretto dello Stato, senza la Regione come intermediario insolvente, la riunione divenne molto tesa per la netta opposizione di Nicola Zingaretti, che preferiva non cambiare nulla e lasciare che le somme transitassero dallo Stato alla Regione e dalla Regione al Comune, e l’imbarazzo del deputato Michele Meta (presidente della commissione trasporti della Camera dei Deputati) che suggerì una non meglio precisata soluzione politica. Ne rimasi frustrato e incredulo: possibile che nessuno comprendesse quanto sia strategico per l’Italia e per Roma il trasporto pubblico della Capitale? Diedi fiducia alle loro parole e sbagliai.

Mi fidai della promessa di affrontare e risolvere il problema dei flussi di denaro dalla Regione al Comune nel settore dei trasporti entro la primavera del 2014. È ormai terminata la primavera del 2023 e nulla è stato fatto: mi rammarico, oggi, della mia incapacità di allora di comprendere che gli impegni presi da diversi rappresentanti della politica non sono come quelli presi nel mondo normale, dove a una stretta di mano e un’affermazione conseguono dei fatti. Nel 2013, al momento della mia elezione a Sindaco, trovai l’ATAC in stato di pre-fallimento, schiacciata da perdite che negli ultimi cinque anni si avvicinavano al miliardo di Euro. Alcuni osservatori sostenevano che avrei dovuto portare i libri contabili in tribunale e dichiararne il fallimento.

La mia preoccupazione fu invece quella di sanare l’azienda per impedire che tre milioni di cittadini, e tutti i turisti, restassero a piedi. Dal 2008 l’azienda accumulava ogni anno centinaia di milioni di debiti con costi fissi difficili da sostenere e un personale che, anche a causa dell’era dello scandalo di Parentopoli, aveva raggiunto circa 12.000 dipendenti, quasi 1.000 più dell’Alitalia. La legalità era una parola quasi sconosciuta: i principali contratti e servizi erano in proroga, alcuni da anni. Cambiammo subito quest’abitudine e dal luglio del 2013 all’agosto 2015 pubblicammo oltre 5.000 gare, il 95% online. Su oltre 500 milioni di Euro ottenemmo un ribasso medio del 26%.

Nello stesso periodo, il nuovo amministratore delegato chiuse 27 rapporti di lavoro con dirigenti, realizzò una diminuzione di 250 amministrativi, e ottenne una riduzione del 30% delle assenze per malattia. Misure che ridussero il costo del lavoro di 30 milioni di Euro l’anno. Durante la campagna elettorale mi ero recato nelle officine per le riparazioni e avevo notato con stupore che chiudevano dopo l’ora di pranzo. Ne chiesi ragione all’allora amministratore delegato il quale non ebbe altro da dire se non che la mia era un’osservazione interessante.

Dopo il suo allontanamento la manutenzione iniziò a funzionare ventiquattro ore al giorno. Contemporaneamente aumentò la produttività portando le ore di attività dei macchinisti della metro da poco più di 700 a quasi 1.000 l’anno ed esigendo, per la prima volta nella storia di Roma, che timbrassero il cartellino. La produttività dei macchinisti crebbe e raggiunse quella dei macchinisti di Napoli, anche se il mio obiettivo, lo ammetto, era raggiungere quella dei macchinisti di Milano. Appaiono fatti normali ma nella Capitale d’Italia non era mai accaduto con nessun sindaco precedente. Come scritto da Affaritaliani il conto economico soffriva peraltro di crediti miliardari nei confronti della Regione Lazio. Tuttavia, è falso che io non reagii.

Dopo gli inutili tentativi di recupero con il Presidente della Regione Lazio agii nel modo più duro possibile: avviai un’azione giudiziaria per il recupero delle somme sottratte a Roma dalla Regione Lazio. Il recupero anche solo della metà di quelle somme (dovute per legge) avrebbe consentito ad ATAC di ristabilire, in un sol colpo, l'equilibrio economico tanto atteso e quindi la soluzione di gran parte dei propri problemi organizzativi disponendo finalmente di risorse economiche appropriate. Il mio piano prevedeva tre fasi distinte, ciascuna strettamente legata ai risultati della precedente. La prima prevedeva il risanamento economico e finanziario, la seconda il consolidamento dei risultati, la terza, l’autonomia finanziaria e lo sviluppo industriale attraverso una gestione economica dei fattori produttivi e il miglioramento generalizzato dell'efficienza aziendale.

Era il mio progetto per il 2015, l'anno in cui venni allontanato con la famosa vicenda dei Consiglieri del PD in fila da un notaio per farmi cadere. La scommessa che si stava profilando era quella di dimostrare che il trasporto pubblico locale non è sempre sinonimo d’inefficienza, clientele, malagestione e perdita di denaro pubblico. Non è, infatti, un caso che molti operatori stranieri s’interessino al mercato italiano del trasporto pubblico locale.

In ogni caso, alcuni risultati non tardarono ad arrivare. Sia con le banche sia con i principali fornitori si ristabilì il necessario rapporto di cooperazione con il piano di ridurre l’esposizione economica di ATAC, consentendo all'azienda di affrontare quella cronica mancanza di soldi per le riparazioni e la manutenzione di cui soffriva da tempo, con l'auspicio di disporre a breve di adeguati investimenti per il rinnovo del parco automezzi e la riorganizzazione di tutta l'infrastruttura notoriamente in condizioni inadeguate. Auspicio purtroppo rivelatosi vano soprattutto per il venir meno d’impegni che il Governo nazionale e la Regione Lazio avevano assunto in diverse occasioni.

Con il sindacato, dopo lunghe trattative, nel 2015 raggiunsi un accordo in materia di produttività, attraverso il quale l'efficienza aziendale raggiungeva finalmente il livello di quella dei migliori operatori del settore. Questi risultati furono raggiunti malgrado esponenti dell'opposizione e della maggioranza brigassero in senso contrario attraverso contatti diretti con le maestranze, addirittura valorizzando demagogicamente i sindacati minoritari, e delegittimando l'azione manageriale anche con campagne denigratorie. La crisi permanente della quale soffre ATAC e la conseguente questione del trasporto pubblico di Roma non è impossibile da risolvere a patto che Governo nazionale, Regione Lazio e Comune di Roma siano in grado di fare squadra nell'interesse di una città che va sottolineato è la Capitale del nostro Paese.

*già sindaco di Roma

Articolo originale su affaritaliani.it

]]>
Mon, 29 May 2023 19:52:09 +0000 https://www.ignaziomarino.it/post/497/trasporti-e-fondi-statali-roma-penalizzata-le-responsabilita-di-zingaretti ignazio.marino@europarl.europa.eu (Ignazio Marino)