Negli ultimi giorni l’amministrazione capitolina è stata chiamata a confrontarsi con grande tempestività su due temi centrali per la qualità della vita dei cittadini: la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade.
Sono pienamente consapevole che, durante le festività natalizie, un periodo tradizionalmente soggetto ad un aumento della produzione dei rifiuti, qualcosa nella filiera della raccolta non ha funzionato a dovere. Si tratta, però, di un problema che a Roma si verifica da decenni e che noi, ora, vogliamo risolvere.
Proprio per questo condivido l’indignazione dei romani. Ed è a loro che ci siamo rivolti per illustrare le misure straordinarie varate oggi dalla giunta per affrontare la situazione.
Metteremo in campo una strategia basata su due momenti differenti. Un primo pacchetto di interventi immediati per ripristinare il decoro, partito oggi, che va di pari passo con un programma a lungo termine per riqualificare il servizio fornito dall’Ama, ad oggi tutt’altro che soddisfacente.
Abbiamo deciso di utilizzare 5 milioni di euro del fondo di riserva del Campidoglio per potenziare la raccolta dei rifiuti fino al 10 gennaio. In questo modo garantiremo un servizio efficiente nei giorni a cavallo tra il Capodanno e la Befana.
Siamo chiamati a restituire pulizia alla città ed è questo che vogliamo fare.
Quest’operazione di pulizia straordinaria partirà dal potenziamento dei turni di raccolta.
Lavoreremo con particolare celerità sulle situazioni più critiche come quelle riscontrate dalla Magliana a Serpentara, da Centocelle a Torpignattara, da Colli Aniene a Selva Candida. Il decoro delle nostre periferie è il primo passo per la loro riqualificazione.
La pulizia delle strade andrà di pari passo con le squadre di intervento che lavorano alla rimozione di scritte sui muri nelle zone più provate dal fenomeno dei writers e verrà intensificato il piano di raccolta delle foglie già in corso per evitare l’ostruzione dei tombini.
La mia riflessione, però, non sarebbe completa senza affrontare anche il nodo del funzionamento della nostra azienda partecipata dei rifiuti.
Il 9 gennaio si svolgerà l’assemblea che formalizzerà il nuovo Cda, sarà composto da 5 membri: presidente, amministratore delegato e tre consiglieri di amministrazione. Due di loro saranno donne.
Assieme all’assessore Estella Marino ho svolto una lunga selezione sugli oltre 50 curricula ricevuti, abbiamo operato una prima scrematura che ci ha consentito di individuare 20 figure di assoluta eccellenza. E indicheremo i componenti del nuovo Cda selezionandoli proprio tra questa rosa di professionisti.
Lo ribadisco con chiarezza: rivendico il metodo di selezione delle figure dirigenziali esterne tramite curriculum. Il merito e i titoli rappresentano le credenziali più importanti per chi si candida ad amministrare la cosa pubblica. Chi dubita di questo metodo forse preferisce il ritorno a certe pratiche clientelari per le nomine nelle municipalizzate che accontentavano tutti, tranne la buona amministrazione.
Ama deve diventare un’azienda che fornisce servizi di qualità ai cittadini romani e ai milioni di turisti che ogni anno visitano la Capitale. Un’azienda alla quale i cittadini possano rivolgersi con la certezza di trovare risposte alle necessità di immediata pulizia della città.
Abbiamo varato questa operazione con la consapevolezza di dover dare sostanza al senso civico. Ed è proprio in nome dello stesso principio che rivolgo un appello forte al senso civico dei cittadini romani: differenziate correttamente i rifiuti, è necessario per trasformarli da problema a risorsa, ne guadagnerà tutta la città.
Perché dobbiamo essere i primi a pretendere da noi stessi, nei nostri comportamenti quotidiani, di vivere in una città pulita.