“Il razzismo non gioca a Roma”. Questo il messaggio lanciato oggi, in Campidoglio, dal sindaco di Roma Ignazio Marino e da due protagonisti del big match Roma-Lazio, i calciatori Ederson della Lazio e il giallorosso Micheal Bradley.
I tre, in aula Giulio Cesare, hanno lanciato un appello alle due tifoserie, affinché domenica all’Olimpico si giochi una partita all’insegna “dello sport e del fair play”. Al sindaco Marino sono state donate le maglie nominali delle due squadre capitoline, con il numero 1, mentre il primo cittadino ha regalato agli sportivi una maglietta con scritto “Il razzismo non gioca a Roma”.
“A poche ore dal derby di domenica – ha detto Marino – tutti insieme, amministrazione e giocatori, vogliamo trasmettere un messaggio: lo sport deve essere veicolo di socializzazione e benessere. La presenza dei giocatori testimonia quanto è importante lo sport vissuto con spirito di squadra, lontano da fenomeni odiosi come il razzismo. Crediamo che siano solo le persone stupide coloro che si lasciano andare a manifestazione razziste invece di godere una giornata di passione e sport”.
Per il biancoceleste Ederson, “viviamo nella città più bella del mondo e vogliamo dare un esempio contro il razzismo. Ci auguriamo ci sia rispetto tra giocatori e anche fuori dallo stadio”. “Sono molto contento di essere qui – ha infine sottolineato Bradley – il derby è una partita speciale per i tifosi, i giocatori e la città. È la partita di calcio più bella del mondo. Ci guarderanno tutti e noi vogliamo dimostrare che Roma non è razzista”.