Ieri abbiamo consegnato il buono casa a 6 fra le prime famiglie che hanno lasciato i residence.
Grazie ai bonus mensili di Roma Capitale, che arrivano fino a 800 euro, queste famiglie hanno potuto scegliere dove abitare.
Abbiamo già chiuso 3 residence e entro maggio altre 2 strutture saranno dismesse. Chiudere i residence vuol dire migliorare la qualità della vita delle persone, restituire dignità alle famiglie e risparmiare decine di milioni di euro.
Tante volte avevo sentito parlare dei residence prima di candidarmi a sindaco. In campagna elettorale ne visitai alcuni e rimasi molto turbato perché dal punto di vista igienico-sanitario molti luoghi erano dei veri e propri lager e non erano compatibili con la dignità che un essere umano merita.
La cosa ancora più grave era che per 1.800 famiglie il Comune spendeva una cifra incredibile, quasi 40 milioni di euro. Il solo residence di Pietralata – che abbiamo chiuso il 28 febbraio – ospitava 38 famiglie per un costo di 1,76 milioni di euro all’anno, per quello all’Infernetto – chiuso anche questo – pagavamo 3.900 euro per ogni appartamento.
Come ha spiegato l’Assessore alle Politiche sociali, salute, casa ed emergenza abitativa Francesca Danese: “siamo quasi pronti per presentare per la prima volta una gara europea sull’abitare. Pensiamo ad un nuovo modo di abitare e vivere la città. Stiamo studiando la formula migliore e ci stiamo confrontando anche con altre città europee che hanno già sperimentato dei modelli”.
Insomma, crediamo nel cambiamento, quello dalla parte delle persone.