Usciti dall’emergenza del bilancio 2013 possiamo programmare il futuro

Roma Capitale, dopo oltre un anno, esce finalmente dall’emergenza con l’approvazione del bilancio 2013, mai approvato – ma speso – della precedente amministrazione.

Con più di 800 milioni di euro di disavanzo sembrava certo l’aumento delle tasse, ma così non è stato, abbiamo mantenuto l’impegno preso di fronte a tutte le romane e i romani.

È la prima volta che a Roma si fa un bilancio senza ‘manovra d’aula’, cioè senza alcuna distribuzione a pioggia di soldi ai singoli consiglieri per delle indicazioni specifiche.

Si tratta di un cambio di passo importante, dopo una fase politica che ci ha, purtroppo, abituati a scandali e a rivoli di soldi distribuiti senza rigore, severità e trasparenza.

Abbiamo voluto dimostrare che si può fare una politica diversa. Le uniche nostre ‘manovre’ sono quelle fatte per coprire le buche, distribuire soldi ai municipi per la manutenzione e migliorare la qualità della vita delle persone.

Abbiamo inserito nel bilancio un articolo per rivedere i contratti di servizio, perché vogliamo che si scelga sempre e solo chi lavora meglio. 

Lavoreremo, inoltre, per reperire fondi europei perché vogliamo portare innovazione, lavoro e ricchezza a Roma e abbiamo già iniziato a pensare al bilancio 2014.

L’Assessore Morgante, infatti, sta già lavorando insieme ai suoi uffici con diligenza e rigore per il bene di Roma, e ci stiamo impegnando per avere una bozza del bilancio previsionale 2014 già nelle prossime settimane, così da iniziarne a discutere tra fine dicembre e inizio gennaio.

Vogliamo che ci sia una vera e intelligente discussione con tutti i membri dell’assemblea capitolina, così che tutti possano dare il loro contributo per rendere Roma una città che accoglie, funziona e attrae meglio.

Dopo oltre un anno, con l’approvazione del bilancio possiamo finalmente lavorare per far rialzare Roma.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino