Cucchi: una sentenza che lascia senza parole

La sentenza sulla morte di Stefano Cucchi mi lascia senza parole.

Il mio rispetto per i giudici è massimo, ma questa sentenza è dissonante rispetto alle conclusioni formulate dalla Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale del Senato che ho presieduto prima di diventare sindaco e che ha svolto una indagine sulle cause della morte di Stefano.

La Commissione d’inchiesta si è trovata di fronte alla drammatica vicenda di un ragazzo che ha perso dieci chili in sei giorni: i consulenti della Commissione hanno documentato che, oltre alla disidratazione, il corpo di Stefano riportava alcune lesioni anche vertebrali.

Nell’analizzare quanto accaduto, la sensazione forte della Commissione è che nei confronti di Stefano Cucchi abbiano prevalso le esigenze legate agli aspetti cautelativi rispetto a quelli sanitari.

Stefano, come detenuto, non si è visto riconoscere lo stesso diritto alla salute di chi non si trova in carcere: la sua famiglia infatti non ha potuto parlare subito con i medici delle sue condizioni di salute, perché serviva l’autorizzazione di un magistrato di sorveglianza.

Esprimo quindi la mia sincera vicinanza a Ilaria Cucchi e alla sua famiglia.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino