Roma deve diventare la capitale dell’etica e della trasparenza

Da medico definisco la corruzione come una malattia gravissima per la nostra città. Un malanno che ha portato Roma ad una sofferenza insostenibile per i cittadini, per le imprese e per l’occupazione. Per il futuro.

Offesa, maltrattata, dilaniata – come ho già detto nel discorso di apertura della mia campagna elettorale – la nostra città ha assistito negli ultimi cinque anni allo scempio del bene comune, asservito ad amicizie, parentele, affiliazioni partitiche, senza rispetto dei cittadini, senza nessun progetto di crescita e di sviluppo.

Roma deve cambiare, e la cambieremo facendo viaggiare l’azione amministrativa sul duplice binario della moralità e della trasparenza.

Il comune sarà una casa trasparente che premierà solo merito e competenze. Un luogo in cui i cittadini non si sentiranno ospiti, ma parte integrante dell’azione amministrativa.

Il mio lavoro negli anni, sia da chirurgo che da Senatore della Repubblica, si è sempre contraddistinto per un forte impegno in favore di un cambiamento radicale. Un cambiamento che rendesse meritocratiche e trasparenti le nomine a tutti i livelli. E anche a Roma sarà così.

Sarà premiato chi è più bravo e non chi ha più amici in Comune, e le competenze non saranno valutare dal sindaco, ma da commissioni indipendenti sotto l’occhio vigile dei cittadini che troveranno disponibili sul sito del comune tutti i documenti. Questo varrà per tutte le nomine: da quelle interne al comune a quelle delle aziende partecipate. immagine-primarie

Roma deve diventare la capitale dell’etica, essere un esempio per l’intero paese. Ogni logica di spartizione o di potere verrà allontanata con intransigenza ed impegno costante.

Il potere maggiore sarà quello dei cittadini e il comune dovrà lavorare per garantire servizi efficienti all’altezza della città che amiamo.

Per me, trasparenza, merito, responsabilità, non sono solo dei princìpi, ma esperienze concrete, normali, che pratico da sempre nella mia quotidianità e il mio impegno per Roma viaggerà nella stessa direzione.

Per questo è importante partecipare alle primarie per la scelta del sindaco del 7 aprile, per cambiare Roma, insieme.

 

Autore dell'articolo: Ignazio Marino