Lotta alle mafie e riutilizzo dei beni confiscati con protocollo d’intesa

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Con il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Presidente del tribunale, Mario Bresciano, il Procuratore capo, Giuseppe Pignatone, e i Presidenti di Unindustria e Confcommercio, Maurizio Stirpe e Giuseppe Roscioli, grazie al lavoro del Vice Sindaco Luigi Nieri, ho firmato un protocollo d’intesa per la gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

Si tratta di un percorso avviato da tempo in tema di lotta alle mafie e riutilizzo dei beni confiscati.

Con la firma del Protocollo d’Intesa che Roma Capitale sigla con altri importanti soggetti, facciamo infatti un ulteriore passo per migliorare e rendere più fluido l’intero iter di richiesta, assegnazione e gestione dei beni confiscati.

Un’operazione sperimentata con successo in altri Comuni italiani, come ad esempio Milano, che sta dimostrando come il lavoro coordinato di soggetti, organizzazioni e istituzioni diversi possa rappresentare un beneficio per l’intera collettività.

Con la sottoscrizione dell’accordo il patrimonio di Roma Capitale potrà arricchirsi di beni da mettere a disposizione della comunità, abbreviandone e semplificandone i termini di cessione e affidamento, sempre nel rispetto della normativa vigente.

Allo stesso tempo, il Protocollo permette di assumere un impegno concreto per la salvaguardia dei livelli occupazionali di chi, senza colpa, da lavoratore si trova coinvolto nel sequestro per mafia di un’attività commerciale.

Roma è in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e lavorerà per riconvertire i beni confiscati per progetti sociali e culturali, nel nome del bene comune e della legalità e nell’interesse dei cittadini.

Pochi giorni fa abbiamo ospitato in Campidoglio un evento molto significativo, organizzato con Don Ciotti e l’associazione Libera. In quell’occasione abbiamo ribadito un impegno chiaro che la nostra amministrazione ha assunto fin dal suo insediamento.

L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata ci dice infatti che Roma è la terza città d’Italia per numero di beni confiscati, ed è seconda, ex equo, con Milano per il numero di aziende confiscate.

Questa realtà, sottovalutata in passato, ci ricorda che non possiamo abbassare mai la guardia. In particolare gli enti di prossimità, come Roma Capitale, devono essere sentinelle e punti di riferimento per i cittadini.

È con tale consapevolezza che accogliamo con estremo favore iniziative come questo Protocollo, che hanno il chiaro obiettivo di creare un coordinamento comune per la gestione efficace dei beni confiscati.

La criminalità si combatte attraverso operazioni concrete di contrasto, ma anche attraverso gesti simbolici ed evocativi, in grado di spezzare possibili tentazioni di silenziosa connivenza.

L’assegnazione e l’utilizzo di beni confiscati alle mafie rientrano appieno nel raggiungimento di questo duplice obiettivo, pratico e simbolico.

La nostra amministrazione considera prioritaria la lotta alle attività criminali, per questo abbiamo messo in piedi molte iniziative che vanno in questa direzione, come il Protocollo d’Intesa per il Contrasto alla Criminalità Organizzata, firmato con l’Associazione Libera o il Patto per lo sviluppo e la Legalità e la Trasparenza delle Opere Pubbliche di Roma Capitale.

Inoltre, Roma ha approvato una specifica Memoria di Giunta, di adesione alla XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime delle mafie “Radici di memoria, frutti d’impegno”, che si svolgerà a Roma e Latina il 21 e 22 marzo.

Roma Capitale sarà sempre al fianco di quanti, con la loro opera, contribuiscono a riportare attività, in origine illegali, dentro i binari di una corretta economia.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino