Oggi non è Roma ad essere colpita, sono colpiti i corrotti

Oggi non è Roma ad essere colpita, sono colpiti i corrotti. Per la città è l’occasione per chiudere con il passato. Il mio lavoro è quello di cambiare la città, di assicurare trasparenza e legalità: noi andiamo avanti nell’interesse di Roma. Il lavoro del procuratore Pignatone e della magistratura si muove nella stessa direzione, quella di chiudere con illegalità corruzione,  mafie e interessi affaristico criminali che colpivano Roma e che con l’Amministrazione Alemanno erano arrivati – per usare le parole di Pignatone – nelle posizione di vertice dell’amministrazione.

La mia giunta ha da subito avviato una operazione di pulizia: io ho chiamato gli ispettori del Mef per verificare i conti che mi avevano lasciato, io sono andato sei volte in procura – prima che esplodesse Mafia Capitale – per segnale gravi irregolarità amministrative. Oggi con le nuove regole che ci siamo dati, con la rotazione dei dirigenti, con la fine degli affidamenti ad personam tutto quello che è a carico degli indagati non può più avvenire.

Il Pd: io sono orgogliosamente tra i fondatori di questo partito. Per me il Pd sono i milioni di persone per bene, sono tutti quelli che mi hanno eletto. Con loro voglio continuare. I corrotti e i ladri li giudicherà la magistratura. A me compete un giudizio politico: loro non sono il Pd , hanno fatto il male del partito e della città. Già da oggi nessuno degli arrestati ha più il suo seggio in consiglio.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino