Liberiamo Roma

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Il voto delle romane e dei romani ha dimostrato che c’è un forte desiderio di cambiamento. Un desiderio che ho colto in ogni quartiere di Roma, dal centro alle periferie. Ora, con il ballottaggio del 9 e 10 giugno, abbiamo l’occasione di liberare la nostra città dagli scandali e dai problemi che l’hanno tenuta in ostaggio negli ultimi 5 anni. E che l’hanno fatta regredire, peggiorando la qualità della vita dei suoi cittadini.

Il risultato del voto ci ha trasmesso grande entusiasmo, ci ha fatto capire che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta. Però la corsa elettorale non è finita. Così come ho fatto negli ultimi due mesi continuerò a stare tra le persone, a muovermi sui mezzi pubblici, a visitare le periferie, ad ascoltare tutti. E lo farò anche una volta eletto sindaco, perché per liberare Roma e cambiare tutto i cittadini devono tornare a partecipare alle scelte che riguardano la loro città.

Roma ha le risorse, le intelligenze e le capacità per sollevarsi dalla palude in cui l’ha gettata l’amministrazione Alemanno. Dobbiamo liberare Roma dalla crisi del lavoro che ha colpito soprattutto i più giovani. Dobbiamo liberarla dall’emergenza casa, dal cemento, da un trasporto pubblico lento e insufficiente. Liberiamola dal malgoverno, dalle parentopoli e dagliinteressi di pochi. E facciamolo insieme, lasciandoci il passato alle spalle e guardando al futuro.

Facciamo in modo che Roma torni a garantire pari diritti e pari opportunità, arispettare e far rispettare le regole, a essere una città in cui è bello e sicuro vivere. Per farlo, però, è necessario tornare a votare al ballottaggio, vanno moltiplicati gli sforzi. E sarà fondamentale il supporto tanto di chi non è andato a votare, quanto di chi al primo turno ha sostenuto proposte diverse da quelle di Alemanno ma, come noi, vuole cambiare tutto ed è vicino alle idee e al programma che ho per Roma.

Liberiamo Roma. Facciamolo insieme.