Ieri si è tenuta in Campidoglio la prima edizione del “Premio Pio La Torre – sezione Buone pratiche amministrative”, promosso da Avviso Pubblico e Libera.
Un evento che ha l’obiettivo valorizzare e promuovere i casi esemplari di esperienze avviate in questi anni dalle amministrazioni locali e che quest’anno è stato vinto dal Comune di Bologna e dal Comune di San Giuliano Milanese.
Noi come capitale d’Italia teniamo molto a questo premio. Con tutta la Giunta, stiamo facendo della legalità e della trasparenza uno dei punti qualificanti della nostra attività fin dalla promozione del patto per lo sviluppo, la legalità e la trasparenza nelle opere pubbliche firmato da Roma Capitale con le associazioni delle imprese e dai sindacati.
Oggi premiamo un’altra amministrazione virtuosa che sta facendo bene. Noi crediamo, infatti, che i comportamenti della pubblica amministrazione siano fondamentali oggi più che mai.
Pio La Torre era convinto che per stroncare la mafia si dovesse aggredire il patrimonio economico delle mafie e restituirlo alla comunità. E, in questo modo, si poteva ricostruire quel patto etico che è alla base della nostra convivenza civile.
Il suo pensiero, oggi, è un faro per la nostra amministrazione.