I disagi al trasporto pubblico di questi giorni sono inaccetabili. In Atac si cambia

Voglio prima di tutto scusarmi con i cittadini per i disagi inaccettabili di questi giorniSiamo davanti ad una situazione drammatica per i trasporti urbani di Roma, da un punto di vista di qualità del servizio e da un punto di vista dei conti di Atac. Quando siamo arrivati due anni fa abbiamo trovato una situazione di bancarotta e di indebitamento insostenibile. Abbiamo scelto allora di non portare i libri in tribunale ma di tentate un difficile piano di risanamento.

Questo piano ha ottenuto dei risultati, ma non è riuscito a produrre quel risanamento che serviva per la qualità della vita. Per questo motivo credo sia necessario un mutamento di rotta e anche l’ammissione dell’insufficienza del lavoro fatto: per questo ho chiesto all’assessore Improta, che ringrazio per il suo impegno, di formalizzare le dimissioni che aveva già annunciato nelle scorse settimane. E sempre per questo ho deciso di cambiare il Consiglio di Amministrazione dell’Atac, dando anche mandato al Direttore Generale Micheli – giunto da pochissimo in azienda e forte di una grande esperienza – di rinnovare profondamente il management aziendale, allontanando tutti i dirigenti responsabili delle inefficienze e non all’altezza della sfida.

Tuttavia un sindaco deve spiegare una visione alla città. Davanti a questa situazione drammatica ho scelto – condividendo questa decisione con il presidente della Regione Zingaretti che ho incontrato insieme ai suoi tecnici e ai miei ancora stamattina – di affrontare i problemi finanziari con una nuova ricapitalizzazione che sfiora i 200 milioni e di cui si fa carico il Comune, a cui si aggiunge l’impegno preso dal presidente Zingaretti a nome della Regione Lazio di  fornire a trasferire entro il 30 settembre 301 milioni al Comune come pagamento dei vecchi contributi che la Regione governata allora dalle destre, avevano negato al Comune di Roma.

È un costo alto che vale la pena di affrontare solo se cambiamo radicalmente la strategia del trasporto e dell’azienda che lo ha in carico.

Per questo ho deciso insieme al presidente Zingaretti  che da oggi Comune, Regione e Atac si impegnano a cercare un partner industriale, mantenendo nelle mani pubbliche la maggioranza del capitale.

Per questo abbiamo dato mandato all’azienda e ai nostri tecnici di studiare un piano industriale reale e forte sulla base del quale lanciare la nostra gara.

In questo modo anticipiamo a subito l’avvio di quel processo voluto dalle leggi europee e nazionali che impone di non gestire più i servizi con aziende in house entro il 2019.

L’unica alternativa  era quella di chiudere Atac, portando oggi i libri in tribunale e avviando una procedura di fallimento che avrebbe causato una profonda insicurezza per i posti di lavoro dei dipendenti e avrebbe messo radicalmente a rischio il servizio. Sarebbe stata forse la soluzione più facile che io spero ma non posso garantire di evitare.

Abbiamo scelto invece di procedere ad una vera rivoluzione del trasporto nella nostra città: una strategia innovativa che può essere di esempio. È una rivoluzione che chiama tutti ad uno sforzo straordinario.

Rivolgo un appello a tutti: ai dipendenti di Atac e ai sindacati – con cui ho già fissato un incontro per i prossimi giorni – perché collaborino abbandonando vecchi schemi e preoccupazioni. Questa nuova avventura è fatta migliorare il servizio, salvare l’azienda e salvaguardare anche l’occupazione. Altre strade sarebbero state rovinose da questo punto di vista.

Faccio appello ai cittadini che hanno mille ragioni a protestare: stiamo impostando un cambiamento non facile, probabilmente non così immediato come vorremmo. Non dico abbiate pazienza, dico facciamo uno sforzo epocale insieme.

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Autore dell'articolo: Ignazio Marino