Questa mattina, nella sede della Fao, ho tenuto un discorso di accoglienza per gli oltre mille delegati giunti qui a Roma per l’importante Rome Declaration on Nutrition.
È un orgoglio straordinario per Roma ospitare oltre mille specialisti provenienti da tutte le parti del mondo che concluderanno i loro lavori con una dichiarazione che auspichiamo tutti avrà un impatto planetario sul problema della malnutrizione e della fame nel pianeta.
Ho voluto iniziare il mio discorso citando le parole del comandante Fidel Castro pronunciate, nella stessa sede, nel 1996, quando con un tono molto severo disse: “El hambre, inseparable compañera de los pobres”.
Fidel Castro parlò di 35 mila persone che morivano allora per la fame. Oggi le statistiche non sono molto migliorate: parliamo di 805 milioni di persone nel pianeta che sono a rischio di morire per problemi di nutrizione, cioè una su nove.
Credo che il lavoro di questo giorni e anche il messaggio che avremo domani da Sua Sanità Papa Francesco debbano essere non solo un monito, ma un programma importante per l’Italia, per l’Europa e per tutto il pianeta.
Qui potete leggere il mio discorso.