Ignazio Marino ha incontrato l’Anec Agis Lazio e l’Assomusica

Ignazio Marino ha incontrato i rappresentanti dell’Anec Agis Lazio e Assomusica, che rappresentano le imprese dello spettacolo dal vivo della città.

L’incontro è avvenuto nel pieno di un’emergenza che mette a rischio l’esistenza stessa di cinema e teatri e realtà imprenditoriali del settore culturale. Il 2012, e ancor di più questa metà del 2013, ha visto la chiusura di sale cinematografiche e realtà culturali. Ciò ha impoverito la città rendendola più cupa e ripiegata su se stessa.

La delegazione ha posto direttamente a Marino temi che erano già stati al centro del confronto organizzato presso il tempio di Adriano a inizio campagna elettorale. In particolare il rapporto, oggi sbilanciato e da ridefinire, tra pubblico e privato, la burocrazia amministrativa non sempre amica delle imprese, una progettualità pluriennale che permetta la programmazione culturale, l’esigenza di riportare trasparenza e razionalità nella distribuzione delle risorse e, infine, un nuovo rapporto con la Camera di Commercio che intercetti le esigenze di un settore, come quello culturale, così importante per la città.

Più in generale l’Anec Agis Lazio ha voluto evidenziare come sia necessario che le imprese del settore siano coinvolte nel rilancio economico della città, in quanto soggetti fondamentali, insieme alle altre realtà produttive, insieme al turismo, dell’immagine di una Capitale europea contemporanea.

Il rilancio della cultura è per noi – ha dichiarato Ignazio – l’elemento fondamentale dell’identità stessa della città e del suo sviluppo economico e civile. Per questo consideriamo il lavoro da voi svolto di interesse pubblico, che come tale va sostenuto, valorizzato e pubblicamente legittimato anche attraverso l’individuazione di nuovi strumenti di rilancio e di un costante confronto con gli operatori del settore”.

“Mai, come su questi temi, – ha aggiunto Ignazio – mi sembra chiara la diversità di visione che ci divide dall’attuale amministrazione. Per Alemanno – come ha dichiarato anche nel confronto al Tempio di Adriano – la cultura e le imprese che la animano sono un settore a parte, marginale nella vita della città. Magari da finanziare, quando le risorse ci sono, senza un’idea di programmazione e valorizzazione. Per noi sono l’elemento fondamentale per ripensare al rilancio di Roma e per ridargli identità e coesione”.

“Per questo, – ha concluso Ignazio – creatività e impresa culturale sono due parole chiave e due facce della stessa medaglia. Ne sosterremo l’attività, ne riconosceremo il ruolo e affronteremo insieme i problemi che abbiamo dinanzi. Anche nei confronti della altre istituzioni. Si tratti del Mibac o della Camera di Commercio”.

Autore dell'articolo: Ignazio Marino